portati in detrazione nella denuncia dei redditi, il periodo sale a 5 anni.
     Tassa di circolazione: la Regione, l’ente che oggi riscuote questo tipo di pagamento, ha tempo 3 anni per contestare la mancata riscossione del tributo dovuto, pertanto è necessario conservare la ricevuta di pagamento per tutto questo periodo, per avere la certezza di poterlo esibire in caso di richiesta, anche se il mezzo nel frattempo viene venduto. La ricevuta va conservata per 5 anni, invece, se il costo è stato, almeno in parte, scaricato dalle imposte (come per le auto aziendali).
     Pagamento a professionisti e artigiani: le parcelle dei professionisti (commercialisti, avvocati) e le fatture degli artigiani (elettricisti, idraulici, meccanici) vanno conservate per 3 anni, che salgono a 5 in caso di detrazione nella dichiarazione dei redditi. In caso di lavoro artigiano, se lo stesso è coperto da garanzia la ricevuta va conservata fino allo scadere della garanzia stessa.
     Spese condominiali e canoni di locazione: il pagamento di quanto dovuto può essere richiesto dall’amministratore entro 5 anni dalla scadenza. Idem per i canoni di affitto.
     Bollette delle utenze domestiche: i pagamenti relativi alle bollette di luce, gas e telefono fisso vanno conservati per 5 anni. Attenzione: per la telefonia mobile, il tempo di conservazione della ricevuta di pagamento raddoppia (10 anni).
     Mutui: il versamento di ogni singola rata va conservato per 5 anni; decorso tale termine la banca può pretendere più nulla. Per precauzione si consiglia di conservare tutte le ricevute di pagamento fino all’estinzione del mutuo con relativa cancellazione dell’ipoteca sull’immobile.
     Modello fiscale CUD: tale documento, denominato “Certificazione Unica dei redditi da lavoro Dipendente”, viene consegnato ogni anno dal datore di lavoro ai dipendenti, agli assimilati (i collaboratori temporanei) e ai pensionati. La copia del CUD è da conservare per i 5 anni successivi a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi. Analogamente, vanno conservati per tale periodo anche le ricevute di collaborazioni occasionali o cessioni di diritti.
     Assicurazioni: le quietanze di pagamento delle polizze assicurative (casa, auto, salute) si conservano per tutto l’anno successivo alla scadenza, se il costo è stato detratto dalla dichiarazione dei redditi il tempo di conservazione sale a 5 anni.
     Multe per infrazioni stradali: le contravvenzioni al Codice della Strada cadono in prescrizione dopo 5 anni dalla notifica della multa, pertanto per tutto questo periodo bisogna essere in grado di esibire la ricevuta del pagamento.

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