ICI e la nuova IMU: la nuova “Imposta Municipale Unica” sostituisce la vecchia ICI e le relative ricevute di pagamento vanno conservate fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui doveva essere fatto il pagamento: per l’ICI del 2000, per esempio, il pagamento va conservato fino al 31 dicembre 2006. Attenzione, se nella dichiarazione dei redditi si è goduto dell’agevolazione fiscale del 36% per il lavori di recupero del patrimonio edilizio e i lavori sono stati effettuati entro il 31/12/2011, il periodo di conservazione di queste ricevute sale fino a 29 anni, in quanto condizione al godimento dell’agevolazione fiscale è l’aver pagato l’ICI dal 1997 in poi.
     Modello Unico e 730: la dichiarazione fiscale, completa di tutta la documentazione probatoria, va conservata per 6 anni, in quanto anche in questo caso, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello della dichiarazione possono essere effettuati accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Se vi sono importi a credito, la documentazione va conservata fino all’avvenuto rimborso dal parte dell’Agenzia delle Entrate.
     Bollette della telefonia mobile, tassa sui rifiuti, estratti conto bancari e postali, canone RAI: tutti i versamenti vanno conservati per 10 anni, decorso tale termine il pagamento cade in prescrizione.
     Ristrutturazione e risparmio energetico: in caso di lavori che abbiano dato luogo a sconti fiscali per ristrutturazioni edilizie o interventi volti al risparmio energetico, le fatture vanno conservate per 14 anni, tenendo presente che il fisco rimborsa quanto dovuto generalmente in 10 anni. Si consiglia di conservare la documentazione per i 4 anni successivi a quello della presentazione dell’ultima dichiarazione dei redditi (quella che contiene l’ultima rata di rimborso, per intenderci) per eventuali richieste da parte del Fisco.
     Cedolini dello stipendio: anche se rappresentano una mole di carta non indifferente (sono mensili) vale la pena conservarli fino alla pensione, in quanto sono l’unico documento che attesti l’esistenza del rapporto di lavoro dipendente ed il relativo pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.
     Contributi previdenziali: le ricevute di pagamento relative (INPS o altri Enti) sono da custodire per sempre o, almeno, fino all’inizio della pensione.
     Atti notarili o rogiti, atti di matrimonio, di separazione o di divorzio: sono da conservare per sempre.

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