distribuzione di carburante comporta l’indeducibilità ai fini delle imposte sul reddito e l’indetraibilità dell’IVA relativamente agli importi indicati nella scheda priva di tale sottoscrizione (Cass. 21941/2007)”, significa che non è possibile rifornirsi tramite un self-service privo di gestore: chi mette timbro e firma sulla scheda? Di conseguenza, tutte le erogazioni effettuate al di fuori dei tipici orari da benzinaio non possono essere detraibili ai fini fiscali; peccato, dato che alcuni distributori praticano anche degli sconti sul prezzo al litro quando sono chiusi, a tutto vantaggio di chi si rifornisce, e non è cosa da poco di questi tempi. Certo, in teoria bisognerebbe farsi dare la ricevuta dalla torretta del self-service e tornare dal distributore negli orari di apertura, solo per farsi compilare la scheda carburante, ma vi pare? Anche perché, nella realtà dei fatti, come già accennato sopra, il gestore ti mette il timbro e poi ti arrangi tu.
     Per risolvere il problema, pena una minore detrazione di quanto effettivamente speso per la propria mobilità lavorativa, si può chiedere al gestore se gentilmente ci mette qualche timbro in più. Se, come detto, il chilometraggio della scheda segue fedelmente quello del veicolo, qualche timbro in più non significa evadere il fisco, al massimo tentare di allinearsi, tuttavia, molti ti rispondono scocciati che non si può, trattandoti con quell’aria da sufficienza e costruendo storie fantasiose sul fatto che non si possono mettere più timbri per un rifornimento, insomma, ti fanno sentire un furbetto delle schede carburante sebbene non lo sei.
     In conclusione, i furbetti rischiano grosso falsificando codeste schede, mentre gli onesti faticano ad ottenere tutte le detrazioni di cui hanno diritto, eppure la tecnologia oggi consentirebbe di azzerare i furbetti ed eliminare questo tipo di frode fiscale e far dormire sogni tranquilli agli onesti: basterebbe inventarsi una “Carta Carburante” dell’Agenzia delle Entrate, che funzioni con un normale lettore POS quando il distributore è aperto, come quelle dannate carte punti delle compagnie petrolifere (dannati in quanto personalmente preferirei pagare meno il carburante invece di raccogliere punti per dei premi che non mi servono), ma che funzioni con il normale lettore di Bancomat e carte di credito negli orari di chiusura. Pensate che bello, basta timbro e firma, basta fare calcoli a fine mese, niente più carta che gira in auto, in un attimo si stampa un report dettagliato da consegnare al proprio commercialista e i dati sono tutti reali… un sogno.

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