nostro Pianeta. Una nota acida: che senso ha indossare un guanto di plastica per prendere la mela dalla cassetta e riporla nel sacchetto? Questione di igiene? Perché, abbiamo le mani radioattive? È buona norma lavare accuratamente i vegetali prima del consumo, quindi perché non li possiamo mettere tranquillamente in un comunissimo sacchetto di carta?
     Purtroppo la plastica non andrà definitivamente in soffitta, in quanto, sempre nel DL succitato, viene esplicitato chiaramente che esse potranno essere usate ancora purché abbiano uno spesso di almeno 200 micron per quelle di uso alimentare e almeno 100 micron per gli altri usi; in sostanza, l’intento è quello di avere delle buste di plastica riutilizzabili più volte, realizzate con vari materiali, dalle plastiche tradizionali a quelle additivate, fino alle shopping bag di plastica riciclata, che sono state introdotte di recente sul mercato italiano da aziende italiane. Ma… chi controlla che questa busta, una volta utilizzata per il trasporto della spesa, quindi una sola volta, non venga buttata direttamente nella spazzatura e da lì finire all’inceneritore?
     Il problema è proprio questo, c’è poca informazione fra i negozianti e le multe, fino ad oggi, non sono mai state erogate, perché mancano organi di controllo. Innanzitutto, all’Italia spetta la maglia nera, in Europa, per il consumo di sacchetti di plastica monouso, se ne consumano 300 a testa ogni anno per un totale di 20 miliardi in 12 mesi, circa un terzo dell’intero consumo europeo… davvero, una montagna di plastica inutile! I commercianti sono totalmente disinteressati della situazione, tant’è che circa 1/3 dei venditori al dettaglio usa ancora sacchetti tradizionali e solo il 10% di loro utilizza sacchetti bio spesso, come abbiamo visto, non compostabili. Inoltre, pochissimi di loro chiedono la certificazione ai propri fornitori.
     Fortunatamente, il DL, a partire da luglio 2012, prevedrà multe salate per i trasgressori, sanzioni amministrative da 2.500 a 25.000 euro e oltre se la quantità di sacchetti abusivi messa in vendita sarà ingente. Ovviamente, a pagare saranno solo i commercianti e non i consumatori; anche questo è un buon contro senso, visto che i consumatori sono in numero maggiore rispetto ai commercianti e se non vengono stimolati ad un uso consapevole e responsabile della plastica il problema non è di certo risolvibile.
     Quindi, riepilogando, salvo ripensamenti da parte del Governo o modifiche al decreto legge (mentre scriviamo sembra che ne possa arrivare una da un momento all’altro), a partire da luglio 2012 gli shopper utilizzabili saranno i seguenti. Sacchetti compostabili al 100%: buste realizzate in amido di mais o

        pagina 03 di 04
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.