nel circo è importante portare delle novità, perché se fosse sempre uguale stancherebbe. Nel nostro circo l'attrazione principale è Baby, l'elefante, poi cerchiamo di fare uno spettacolo che per un'ora e mezza possa far divertire gli spettatori; ci sono i clown, mangiafuoco, equilibristi, funambolisti, giocolieri, un po' di tutto.”
     Che rapporto avete con Bergamo?
     “Noi siamo di Modena, però, circa ogni 2 anni, veniamo in provincia di Bergamo; qualche estate fa siamo stati in Val Brembana e in Val Seriana, quest'anno, dopo Dalmine, andremo a Levate e a Pasqua saremo ad Almenno San Bartolomeo. Poi andremo verso Brescia.”
     Come viene fatta la scelta dei comuni in cui allestire lo spettacolo?
     “L'itinerario ce lo facciamo noi, è molto difficile, mandiamo le richieste ai comuni di una zona e ai comuni della zona successiva, in base alle risposte positive ci muoviamo. Ogni volta ci spostiamo di 15, 20, 30, 60 chilometri, a seconda delle disponibilità.”
     Qual è la regione italiana in cui il circo è accolto con più passione?
     “Sicuramente la Lombardia e poi la Toscana.”
     Se potessi cambiare qualcosa cosa chiederesti per il circo?
     “Vorrei che la gente ci volesse un po' più bene, non siamo più apprezzati come una volta, il circo è stato un po' abbandonato e nell'ambito dello spettacolo è diventato l'ultima ruota del carro. Tutti i circhi in circolazione fanno degli spettacoli belli e la gente dovrebbe imparare a riscoprirli. Una volta, quando arrivava il circo nella piazza del paese, era sempre una grande festa, adesso invece sicuramente non è più così.”
     Voi cosa state facendo per attirare più gente ai vostri spettacoli?
     “Noi chiediamo ai comuni di poter andare nelle scuole per poter raccontare il circo ai bambini, qualcuno ce lo permette, qualcun’altro no. Grazie a queste attività sembrerebbe, e me lo confermano anche altri colleghi, che ci sia un po' più di voglia di riscoprire il circo, speriamo che continui.”
     Da un punto di vista economico, come funziona il mondo del circo? Esistono delle sovvenzioni o si può contare solo sugli incassi?
     “Io non prendo sovvenzioni, viviamo solo grazie al nostro mestiere, puro circo. Siamo circa 15 persone tra operai e artisti. Il costo del biglietto per il pubblico per la prima sera è di 5 euro, le altre sere, invece, di circa 10 euro. Con l'incasso noi paghiamo tutto, l'affitto dell'area, la bolletta dell'Enel, il gasolio per riscaldare

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