l’organismo, soprattutto appartenenti alla categoria delle catechine e dei flavonoidi. È un ottimo tonico reidratante, utile per ripristinare i fluidi persi, da bere frequentemente in piccole quantità; se consumato liscio, senza latte e zucchero, ha pochissimi grassi e calorie (una tazza di thè con un goccio di latte contiene solo 14 kcal e meno di 0,5 g di grassi!), ed è a zero carboidrati.
     Come concludere questo articolo se non sorseggiando una tazza di buon thè? È una buona abitudine arrivata dalla lontana Inghilterra. Infatti, il tradizionale “thè delle cinque” è un’usanza, tipicamente anglosassone, che ha fatto breccia anche da noi: tutto ebbe inizio nel 1830, quando i benestanti presero l’abitudine di sorseggiare, nel pomeriggio, quando il Big Ben londinese scandiva le cinque, una calda bevanda corroborante, addolcita da zucchero di canna, niente limone, semmai un goccio di latte fresco, accompagnando il tutto con dolcetti alla panna, gli “scones”, plumcake o panini con fettine di cetriolo e prosciutto affumicato.
     Nel terzo millennio sono scomparsi pizzi, merletti e teiere in porcellana “Bonne Chine”, ma il piacere di sorseggiare una buona tazza di thè fortunatamente è rimasto.

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