PASSEGGERE -- Oh che vita vorreste voi dunque?
VENDITORE -- Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz'altri patti.
PASSEGGERE -- Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?
VENDITORE -- Appunto.
PASSEGGERE -- Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli e toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
VENDITORE -- Speriamo.
PASSEGGERE -- Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.
VENDITORE -- Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
PASSEGGERE -- Ecco trenta soldi.
VENDITORE -- Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.
[Testo tratto da: http://digilander.libero.it/il_leopardi/leopardi_dialogo_di_un_ venditore_d_almanacchi_e_di_un_passeggere.html]
Ecco, accettiamo quello che Dio ci manderà e, con ogni probabilità, se i nostri potenti non interverranno per ristabilire l’economia con operazioni finanziarie “eque” o per esportare la democrazia con le armi soprattutto in Paesi da sfruttare invece che da aiutare, sarà un anno migliore di quello trascorso.
Sono ottimista? Dai, che il prossimo sia proprio un buon anno per tutti Voi!
gaudens@live.it
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