puzza dalla testa! Che immagine diamo noi vecchi ai nostri figli? Che modelli propongono i media?
     Stiamo barcamenandoci sulla cresta di un’onda pericolosissima, che richiede competenza, preparazione ed impegno. Stiamo preparando un mondo migliore o le conquiste sociali, frutto di tante lotte, si stanno allontanando per lasciare il posto all’utile senza regole, dove i tecnici sono solo degli economisti che non conoscono o fingono di non vedere i veri problemi della globalizzazione, impegnati in G8 o G20 o Gquanti se ne vogliano, in feste della repubblica o dei vari corpi militari a spese di una collettività che non può più sopportarle, alla faccia di chi è costretto a vivere in tendopoli per cause non certo dipendenti dalla sua volontà e che potrebbe utilizzare tali fondi per riprendere l’attività produttiva?
     La gente comune deve lavorare di più… con meno garanzie di occupazione, meno garanzie sociali, più competitività con i Paesi emergenti in cui una manodopera sfruttata non conosce riposo settimanale, ferie, vita umana… Questo è il progresso che i tecnici, non solo italiani, purtroppo, ci propongono! Non valori di vita, non attenzione a chi ha più bisogno, a chi anche nella nostra bella Italia fatica a vivere decentemente, a chi muore di fame e di sete e che potrebbe essere aiutato! Per i nostri imprenditori il sogno sono i paesi dell’est, la Cina, l’India…
     Per tornare alla prova di italiano: nessuno di noi si è mai chiesto come viene classificato uno svolgimento, con quali griglie valutative (ogni docente ed ogni commissione ne ha una propria…) e con quale possibilità di una minima oggettività? In più di quaranta anni di insegnamento e di incontri tra colleghi, rarissime volte mi sono trovato concorde nella valutazione di un elaborato! Ma in una scuola del saper parlare la capacità di saper giudicare è molto lontana dalla capacità di prevaricare le idee altrui. Così, a mio parere, anche la maturità dovrebbe diventare una prova di serietà organizzativa e di giudizio valutativo…
     Non mi illudo troppo perché mi sembra che ogni riforma vada ad innalzare la percentuale dei diplomati ed a facilitarne le prove. Spero che i miei venticinque lettori non me ne abbiano… Io per il momento non contribuisco più a creare ingiustizie (di cui ancora alcuno mi accusa tra le pagine di Facebook) e posso criticare… Come ho detto spesso è più facile criticare che fare!
                                                                       gaudens@live.it

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