Il volontariato e la disponibilità di molti a dedicarsi disinteressatamente alla protezione civile manifestano nelle disgrazie naturali quanta disponibilità verso gli altri ci sia ancora ed, in generale, come tanti siano disposti a “tirarsi su le maniche”. Certo, per rendercene conto bisogna ancora una volta rivolgere lo sguardo verso il basso, anche se un’organizzazione necessita sempre di guide (che però spesso sono cariche da sottobosco politico con conseguenti intrallazzi che alla fine scandalizzano).
Le interviste alla gente di Brindisi sembrano mostrare addirittura uno smarrimento totale; ma il quale richiamo alla strage dello scorso anno in Norvegia ed al desiderio di contrastare un fatto che sembra una follia o che è figlio di un mondo con valori sempre meno universali dove “Dio è morto” (titolo di una canzone di Guccini) o del “Gott ist tot” (celebre motto di Friedrich Nietzsche contenuto nella sua opera “La gaia scienza”); sintetizza ermeticamente la decadenza del mondo occidentale nell'ultimo squarcio di millennio. Dio, infatti, è la metafora del mondo sovrasensibile in generale, senza riferimenti teologici diretti [www.it.wikipedia.org/wiki/Dio_%C3%A8_morto].
Speriamo che questo anno bisestile (bis sextus-funestus, dicevano i latini) si accontenti di quanto già ha combinato e con fiducia accettiamo il consiglio del vate Virgilio nel terzo canto del Purgatorio “State contenti, umana gente, al *quia*;/ ché se potuto aveste veder tutto,/ mestier non era parturir Maria; [vv 37-39]”.
Il tutto è nella speranza, per chi ha fede certezza: se non erro, il catechismo sostiene che Dio permette il male per trarre un bene. «Infatti Dio onnipotente [...], essendo supremamente buono, non permetterebbe mai che un qualsiasi male esistesse nelle sue opere, se non fosse sufficientemente potente e buono da trarre dal male stesso il bene» [www.cattoliciromani.com/forum].
Per chi volesse una riflessione più profonda: [www.pontifex.roma.it/1820].
Per chi si limitasse alla letteratura potrebbe rifarsi alla visione manzoniana della Provvidenza, che è il disegno di Dio il quale, in quanto Amore, non può volere il male, ma sa trarre dal male commesso dall’uomo il massimo del bene possibile (la peste uccide anche la piccola Cecilia, ma pulisce anche tutto il marcio del tempo; Dio sa cosa farà di Cecilia anche se noi non possiamo capirlo…).
Certo che mi è stato impossibile convincere di questo un vecchio contadino qualche anno fa di fronte ad una grandinata che gli aveva distrutto i prodotti del suo orto e del suo lavoro…
gaudens@live.it
|
|
|