integralmente “The Dark Side Of The Moon”. La scaletta vedrà poi la presenza di “One Of These Days”, “Careful With That Axe”, “Eugene”, “Echoese Set The Controls For The Heart Of The Sun”. Questa sequenza sarà il concerto tipo nei mesi a venire.
     Entrati nei celebri studi di Abbey Road, i Pink Floyd registrano le nove nuove canzoni ad intermittenza dal giugno 1972 al gennaio 1973, trovando anche il tempo, nel marzo del ’72, per registrare l’album “Obscured By Clouds” (seconda colonna sonora commissionata dal regista Barbet Schroeder, dopo la collaborazione per More del 1969). Dietro al banco mixer trovano l’ingegnere del suono Alan Parsons, il quale si è appena fatto le ossa con “Let It Be” dei Beatles. Parsons darà un’impronta indelebile al lavoro, curandolo nei minimi particolari con ottime idee, fra cui il mixaggio degli orologi all’inizio di “Time”, l’unica composizione accreditata a tutti e quattro i membri del gruppo sulla stessa lunghezza d’onda artistica.
     Il contributo del batterista Nick Mason, molto spesso sottovalutato e criticato, è notevole. “Speak To Me”, lo stacco di batteria nell’intro di “Time” e i singoli contributi ad ogni canzone sono rilevanti. Il disco delinea lo stile e il suono unico di David Gilmour alla chitarra, consacrandolo e dandogli un’ulteriore spinta verso i vertici dell’olimpo della sei corde (“Time”, “Money”, “Us And Them”, “Any Color You Like”). Inoltre, arriva la conferma delle dolci armonizzazioni vocali con il tastierista Richard Wright, il quale scrive uno dei momenti più solenni del disco: “The Great Gig In The Sky”. A rendere la canzone memorabile è la performance canora della turnista 22enne Clare Torry.
     L’appuntamento in studio è fissato per venerdì 19 gennaio 1973, ma la cantante non può rinunciare al concerto di Chuck Berry di quella sera al Rainbow Theatre; qui il gruppo aveva presentato alla stampa “The Dark Side Of The Moon” dal 17 al 20 marzo 1972. Così la sua registrazione viene posticipata alla domenica seguente.
     Tratto distintivo e innovativo dell’album è la presenza delle coriste Leslie Duncan, Liza Strike, Barry St John e Doris Troy, del sassofono di Dick Parry in “Money” e “Us And Them”, del tempo inusuale di “Money”, un â.z raro nel Rock, le voci di persone esterne che rispondono a domande preparate dal gruppo (era stata anche registrata la voce di Paul e Linda McCartney) e di una musica talmente elevata da contestualizzare perfettamente i profondi significati e i messaggi cari a Waters, come in “Brain Damage”.

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