opportunità offerte dal contesto familiare: tre persone su quattro, che dispongono di oltre 200 libri in casa, leggono almeno un libro all'anno e nel 20% dei casi sono forti lettori.
     Ancora più eloquenti e importanti sono quei dati che nella ricerca ISTAT evidenziano un significativo incremento della quota di giovani lettori nelle famiglie, nelle quali sono presenti libri in casa e, in particolare, in quelle dove la biblioteca domestica è più consistente. Difatti, se in media il 56,3% dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni dichiara di aver letto almeno un libro, tale quota raggiunge il 75,1% nel caso in cui in casa siano presenti più di 200 libri, mentre la percentuale crolla al 20,8% se in casa non ce ne sono affatto.
     Eccolo qui il punto della questione, dunque. Se in casa ci sono libri, la passione per la lettura nasce e cresce da sé e più ce ne sono più si diventerà lettori forti, con le ovvie virtù del caso. Ora, capirete bene anche il perché del titolo che ho voluto dare al presente articolo e del valore concreto e imprescindibile che i libri hanno, per chi li possiede ma pure, indirettamente, per l’intera comunità nella quale si vive: basta la loro presenza nelle nostre case per indurre in chiunque e, soprattutto nei più giovani (cosa a dir poco fondamentale per il nostro futuro!), una sana e preziosa “educazione culturale automatica”, a far che il solo oggetto-libro ci invogli alla lettura, all’impegnare la mente e la fantasia nelle storie e nelle vicende narrate tra le pagine, ci stimoli alla conoscenza e all’uso virtuoso del nostro intelletto, magari di contro spegnendo qualche televisione in più o concedendo ai suoi discutibili programmi meno attenzione del solito.
     Credo del tutto superfluo indicare quanto ciò sia importante per l’intera società e per la civiltà che vi sta alla base, non è un caso che i paesi civilmente più avanzati e che meglio funzionano dal punto di vista sociale e istituzionale – le nazioni nordeuropee, classicamente – sono quelli in cui la quantità di libri pro capite letti annualmente è la più alta e, nelle cui case, soltanto guardandovi dentro dalle finestre si possono assai spesso notare ampie e fornitissime librerie. Sorta di casseforti culturali in cui custodire una ricchezza veramente grande, un autentico tesoro prezioso che noi tutti possiamo avere, conservare (e possibilmente accrescere) tra le mura di casa nostra, il quale di sicuro non potrà che portarci ottimi frutti.
     Per questo il conservare dei libri va ben al di là del mero acquisto e possesso e diventa un’importante e virtuosa azione culturale. È un vero e proprio investimento per il futuro, che ci costa veramente pochissimo, ma che è in grado di renderci tutti più ricchi, di quella ricchezza il cui valore umano, statene certi, mai nessun capitale finanziario potrà eguagliare.

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