non è frutto del gusto kitsch da parte del proprietario, bensì la scelta di montare gomme da neve su cerchi da “guerra”. La sua Golf è uscita dal concessionario con dei bellissimi cerchi da 17 pollici e gomme 225/45. È ora di andare a fare un giro.
Ma… sedermi al posto guida mi è parso più un cadere nel sedile… me lo conferma anche la mia collega Cristina, vicedirettore di Infobergamo.it; effettivamente la seduta è bassa per essere una berlina da tutti i giorni, tuttavia una cosa mi piace, sorprendendomi, immediatamente: la posizione quasi millimetrica che si può adottare con il sedile nei confronti dei pedali di guida. Di
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solito ti devi accontentare di un compromesso tra uno scatto e l’altro, sempre troppo distanti. Acceso il motore e sgattaiolato via dagli occhi un po’ “preoccupati” di Carlo, vengo subito rapito da un sentimento di grande gioia che mi fa esclamare: “ho capito che cosa significa guidare una Golf!” Dopo veramente pochi minuti mi sono sentito così a |
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mio agio che praticamente è stato come se la guidassi tutti i giorni.
Il nostro viaggio sarà Broni (PV) Bobbio (PC) e ritorno, passando per Nibbiano, Cadelmonte, sulla SP34, Travo e Agazzano, ma la prima sosta è immediata e lungo uno spiazzo della provinciale per Castel San Giovanni, in quanto dobbiamo osservarla dentro e prendere confidenza con i comandi. Uscire dall’auto… ecco, aspettiamo e speriamo che smetta di piovere…
Non ci proviamo nemmeno a cercare difetti estetici o di accoppiamento delle plastiche su una Golf, diamo per scontato che tutto sia perfetto, perfetto proporzionalmente ad una vettura da circa 22.000 euro; crediamo che la perfezione assoluta sia appannaggio delle marche Premium, tuttavia dobbiamo dire che è proprio una Volkswagen, non c’è nulla di più. Qui è tutto al proprio
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