PRODOTTI ALLA SPINA: IL QUADRO IN TEMPO DI CRISI
                                              di Cristina Mascheroni

     Come promesso, eccoci tornati di nuovo sul tema per parlarvi di prodotti (alimentari e non) venduti alla spina.
     Nel mese di giugno abbiamo fatto una prima panoramica su questo nuovo modo di fare la spesa – magari non proprio nuovissimo dovremmo dire – , informandoci su regole e diktat da osservare per acquistare il giusto e bene; questo mese, invece, scarpe da tennis ai piedi, abbiamo “scarpinato” in lungo ed in largo per Bergamo, per “toccare con mano” e vedere da vicino come funziona la vendita dei prodotti sfusi e per sentire, con le nostre orecchie, cosa ne pensa la gente comune. I risultati, che ora vi andiamo a raccontare, ci hanno alquanto sorpresi…
     Tanto per cominciare, dobbiamo confessare che non è stato per nulla facile trovare dei negozi che trattano alla spina, anzi… sono proprio pochini e quelli che ci sono, vendono prevalentemente detersivi liquidi. Proprio davanti ad uno di questi negozi, abbiamo sostato e dato un’occhiata in giro: le persone incuriosite che entravano, sia con il loro bravo flacone vuoto sottobraccio, segno inequivocabile che sono degli habituè del negozio, sia senza, erano parecchie… Ci siamo avvicinati ad una signora di mezza età, borsa della spesa da una parte e flacone di detersivo dall’altra, e le abbiamo chiesto cosa ne pensa di questo modo di fare la spesa: “mah, non è male”, ci ha confessato un po’ timida, “si risparmia rispetto al super, anche se il detersivo è un po’ troppo liquido, sembra quasi annacquato. Ma va bene lo stesso”.
     Uhm, la partenza dell’inchiesta non è granché, già ci segnalano un difetto del prodotto. Riformuliamo la stessa domanda ad un giovane, un apparente studente single, il quale così ci risponde: “si, mi trovo comodo con questo negozio, è sotto casa e non faccio fatica. Poi, acquistando alla spina risparmio la plastica dei flaconi dei detersivi tradizionali e il Pianeta mi ringrazia.” Infatti, l’aspetto ecologico è uno dei “leit motiv” sul quale questo tipo di vendita fa leva, sull’anima green delle persone e sulla loro sensibilità verso l’ambiente nel quale vivono. Gli fa eco una graziosa ragazza che esce dopo di lui e che si avvicina incuriosita: “si, anch’io compro alla spina, risparmio la plastica dei flaconi e mi porto a casa il mio bel detersivo per i pavimenti.” Le domandiamo: “trovi delle differenze rispetto ai detersivi tradizionali?” Lei ci risponde: “si, sembra un pochino troppo liquido, come se fosse annacquato, ma non è molto importante. Però, per chi ama cambiare spesso fragranza del detersivo, questi prodotti non sono un

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