dissuasiva messa in campo dal gruppo “Potere Operaio” aveva convinto l’opinione pubblica del contrario, infatti, egli fu assolto per insufficienza di prove nella sentenza di primo grado, emessa nel1975. Successivamente, fu riconosciuto colpevole, insieme ai complici Clavo e Grillo, nella sentenza d’appello emessa nel 1986, sentenza poi confermata in Cassazione, e la colpevolezza fu anche candidamente ammessa in seguito da Lollo, ormai latitante all’estero.
     A causa del forte impegno politico di estrema Sinistra, Franca Rame, il 19 marzo 1973, fu sequestrata da parte di persone partecipanti a gruppi di Destra; fu costretta a salire su di un furgoncino, fu malmenata e violentata ripetutamente. La vicenda fu, da Franca, ricordata, forse esorcizzata, a distanza di tempo, nell’opera “Lo Stupro”, del 1981, anche se l’attrice aveva più volte ribadito “non sono riuscita a perdonare, lo stupro provoca una ferita insanabile nell’anima.”
     Dopo 25 anni dall’accaduto, il reato cadde in prescrizione, perché i colpevoli del vile gesto non furono mai identificati, anche se, secondo Angelo Izzo e Biagio Pitarresi, esponenti di spicco della destra romana e milanese, lo stupro fu commissionato da alcuni ufficiali dei carabinieri per colpire Dario Fo e la stessa Franca Rame, donna politicamente esposta.

     Nel 1999 ricevette la laurea “honoris causa” sulle Arti e Spettacolo da parte dell’Università di Wolverhampton, insieme al marito Dario Fo.
     Nelle elezioni politiche del 2006, la Rame si candidò come capolista al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria, militando tra le file de “Italia dei Valori”, venendo eletta senatrice in Piemonte e, sempre nel
2006, Antonio di Pietro, leader del partito, la propose come Presidente della Repubblica, carica per la quale l’attrice raccolse ventiquattro voti.
     Lasciò il Senato nel 2008, dichiarando che “le istituzioni sono impermeabili ad ogni sguardo, proposto e sollecitazione esterna, cioè non proveniente da chi è espressione organica di un partito o di un gruppo di interesse organizzato.”
     Tra il dicembre 2011 e marzo 2012, l’attrice tornò in scena insieme al marito con “Mistero Buffo”, una serie di spettacoli rappresentati nel Nord Italia.
     Il 19 aprile dello stesso anno fu colpita da ictus e ricoverata d’urgenza al Policlinico di Milano. La salute sempre più precaria ed un cuore malandato, hanno portato la Rame a lasciarci il 29 maggio 2013, all’età di 83 anni, fra le braccia del marito nella sua abitazione di Porta Romana, a Milano.
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