istituzione, sia perché brucia ancora, a sua detta, il dietrofront del Governo sulla Scuola di Magistratura, opera realizzata e completata, ma poi abbandonata a se stessa grazie al giochetto delle tre carte di una certa ottusa politica.
     Al di là dei pareri positivi o negativi, resta il fatto che lo spostamento dell’Accademia nell’area dell’ex ospedale potrebbe apparire una scelta strategica ed economicamente favorevole visto, tra l’altro, che, grazie anche alle dimensioni dell’area, potrebbe essere accorpato l’intero quinquennio oggi ripartito fra il triennio orobico e il biennio a Roma. Bergamo, insomma, potrebbe diventare la sede ufficiale ed unica dell’Accademia con intuibili ricadute di prestigio sulla città.
     Il mondo dei commercianti, che monitora la salute economica del territorio, si divide su tale eventualità, ritenendo che uno spostamento, con annesso accorpamento del corso, non rilancerebbe le attività, anestetizzate dall’esodo degli ex Riuniti, né rilancerebbe il quartiere sotto forma di maggiore vivacità. Molto meglio, intercettando gli umori popolari, avere il Tribunale o l’Università, che movimenterebbe più gente, ma tale soluzione, già dibattuta, appare ormai irrealizzabile e superata e l’opinione pubblica dovrà ancora una volta riporla nel cassetto dei sogni.