MOVIDA E QUIETE NOTTURNA: COME CONCILIARLE?
                                              di Pierluigi Piromalli

     La partecipazione dei giovani alle movide serali e ai ritrovi notturni presso i vari locali cittadini rappresentano, da tempo, un argomento molto delicato per l’amministrazione comunale, che continua ad essere stimolata dalle proteste dei residenti, i quali invocano il diritto al riposo, costantemente aggredito da una bolgia di frastuono che sempre più spesso oltrepassa le soglie di normale tollerabilità.
     L’ultimo capitolo di questa battaglia incrociata è culminata con la chiusura del “Loft”, il locale situato in città in via De Amicis, costretto a chiudere i battenti a seguito dell’intervento dell'Arpa, su segnalazione dei residenti, evidentemente infastiditi da una presenza incompatibile con il diritto alla quiete.
     Il provvedimento, come c’era da aspettarsi, ha suscitato reazioni contrapposte che vanno inquadrate nella logica che ogni parte invoca, più o meno giustamente, a proprio vantaggio.
     Claudio Angeleri del “Centro didattico Produzione Musica”, al quale il Loft attinge come esibizioni musicali, è insorto all’indomani della notizia, stigmatizzando i comportamenti di quella “anonima” parte dei residenti che, a suo giudizio, non considera gli aspetti positivi e culturali che tali attività promuovono ed ha puntato polemicamente il dito contro gli stessi augurando loro ciò che testualmente ha dichiarato: “quegli esseri che si sono premurati di segnalare anonimamente il ‘disagio’ meritano che sotto casa loro ritorni il vecchio spacciatore, il ladruncolo e il violentatore che lavorava in silenzio di notte. Sarà merito loro. Peccato perché il locale funzionava alla grande durante le serate musicali volute da Simone Vigani e grazie al supporto del pubblico del Cdpm. Un altro tassello che ci allontana dalla città della cultura, ma ci consegna il primo premio come città dei morti, degli intolleranti e degli ignoranti”.
     Ora, le dichiarazioni, pur nella loro enfasi e dettate da una reazione anche comprensibile di chi è direttamente interessato alla vicenda, si prestano a valutazioni che non possono certo limitarsi ad un superficiale ed umorale commento, in quanto la situazione deve essere esaminata tenendo conto dei rispettivi ed altrettanto rispettabili punti di vista. Per consentire che la discussione e il confronto vengano correttamente orientati, bisogna tenere in considerazione un aspetto imprescindibile e, cioè, che nessuno ha il diritto di invadere la libertà altrui, da una parte e dall’altra. Il problema, a giudizio di chi

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