Francescato, “in un rapporto di coppia, così come nel rapporto genitori-figli, saper condividere i vari tipi di humor è molto importante. Potersi divertire insieme rafforza il legame familiare e stimola l’affetto reciproco, non a caso i più bei ricordi che uno si porta dietro dall’infanzia sono proprio legati ai momenti di divertimento insieme. L’importante è non ridere in modo aggressivo del partner o di un componente della famiglia in quanto questo può creare contrasti e ledere definitivamente i rapporti interpersonali.”
     Anche sul lavoro, ridere insieme può contribuire a rafforzare il legame fra colleghi, contribuendo così ad un ottimale condivisione del lavoro. Sempre secondo l’esperta: “sul posto di lavoro, al di fuori delle risate ‘obbligate’ dei subalterni, che devono ridere per le barzellette raccontate dal capo, le risate conviviali fra colleghi contribuisco a ridurre la tensione lavorativa, allentandola e rompendo, anche se solo per un attimo, le gerarchie che tanto pesano all’interno degli ambienti di lavoro.”
     I modi di ridere e i motivi che scatenano la risata sono diversi, anche fra individui. Gli estroversi, per esempio, sfruttano l’ironia per mettere in mostra la loro aggressività, fanno battute semplici, spesso a sfondo sessuale, mai autoironiche. Gli introversi, invece, amano l’umorismo cognitivo, mai scontato, basato su giochi di parole e doppi sensi; le persone instabili, invece, apprezzano le battute aggressive, ridere ai danni di qualcuno e il cosiddetto umorismo nero, ovvero ridere di argomenti considerati tabù, quali malattia e morte.
     Visto che ridere fa tanto bene, allora, via libera a questa attività per almeno trenta minuti al giorno, così ci raccomandano gli esperti. Facile a dirsi, difficile metterlo in pratica, per via dell’umore depresso, della vita non sempre facile o semplicemente per una mancanza di stimoli.
     Francescato sostiene che “esistono diverse strategie per far ridere chi non ne ha voglia o non ci riesce. Stare in compagnia, specialmente di persone allegre e conviviali, dalla risata contagiosa, è un buon metodo per imparare a divertirsi anche in situazioni ritenute non particolarmente comiche; giocare insieme ai bambini è un'altra attività altrettanto benefica, i loro occhi innocenti riescono a far tornare il sorriso anche agli occhi notoriamente più glaciali.
     Un’altra arma molto potente per stimolare il sorriso è il solletico, capace di scatenare risate pazze anche in molti adulti iper controllati. Infine, non dimenticate un po’ di buona, sana autoironia: a volte occorre non prendersi troppo sul serio, essere ottimisti e sicuri di sé per poter ridere di se stessi.”

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