PROFUMI E SAPORI DAL MONDO
                                              di Cristina Mascheroni

     Quando cuciniamo, spesso tendiamo ad arricchire le nostre pietanze con abbondanza di sale, grassi ed insaporitori artificiali. Di certo, questi ultimi, non sono proprio salubri per la nostra salute, così come vi abbiamo raccontato nel nostro articolo pubblicato nel mese di febbraio 2013 dal titolo “Dov’è finito il gusto di mangiare?”; altre volte, invece, soprattutto d’estate, quando la calda stagione ci invoglia a cucinare “più fresco”, utilizziamo le aromatiche erbe officinali; ve ne abbiamo parlato lo scorso agosto, con un pezzo dal titolo “Erbe comuni dalle mille virtù”, consigliandone l’uso non solo per gli aromi che rilasciano nelle pietanze, quanto per le loro proprietà nutritive, una vera e propria farmacia “in verde”.
     Questo mese vogliamo concludere il nostro “viaggio in cucina” parlandovi di qualcosa di piccolo, che arriva da molto lontano, dal nome esotico ma parte integrante della cucina italiana visto che per molte persone sono diventate di uso quotidiano: le spezie.
     Aromi come cannella, zenzero, sesamo, curry e zafferano devono essere sempre a portata di mano in una cucina ben fornita ed ora andremo insieme ad esplorare il modo di usarle al meglio.
     Le spezie sono sempre state presenti nella vita quotidiana dell’uomo, fin dall’antichità, tant’è che Greci e Romani le utilizzavano per conservare al meglio i cibi. Il loro utilizzo è continuato nel corso dei secoli. Nel Medioevo divennero anche un’apprezzata merce di scambio.
     La parola “spezie” deriva dal latino “species” ed indica qualcosa di speciale, di valore, e proprio durante tale periodo furono considerate come un vero e proprio “status symbol”; offerte a fine pranzo come dono, erano considerate simbolo di ricchezza.
     Dalla seconda metà dell’Ottocento, invece, la loro abbondanza sulle tavole di ricchi e notabili, dovuta all’intenso commercio che si svolgeva via mare sulla rotta delle Indie, portò progressivamente queste droghe a perdere di valore. Fortunatamente, ai giorni nostri, esse hanno riacquistato valore ed importanza, diventando protagoniste sulle nostre tavole, sia per la multietnicità che la nostra cucina sta assumendo, dovuta alle frequenti immigrazioni di persone di culture diverse da noi, sia per l’attenzione che il mondo scientifico sta rivolgendo loro relativamente ai propri aspetti benefici per la salute. Profumate, colorate e saporite, ne basta davvero un pizzico per portare il mondo in tavola.

      pagina 01 di 04
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.