confronti con il Papa precedente; il Papa precedente aveva delle grandi virtù, ma anche degli enormi difetti eh… devi sempre mettere insieme le due cose altrimenti si corre il rischio di compiere un’operazione ingiusta.
     “Crolla un mondo antico ma sta sorgendo qualcosa di nuovo!” È stupendo questo eh! “proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?” e dopo fa l’elenco, ma quello che dice dopo non è molto interessante mentre invece è bello questo invito.
     L’invito che ci viene da questo Secondo Isaia è questo: tenete presente sempre la liberazione; “Dio libera”, Dio non sopporta la schiavitù, Dio è il liberatore, però non rifatevi sempre al modello passato… quello è passato. Aguzzate gli occhi, cercate di capire bene, c’è qualcosa di nuovo che si sta muovendo, siate fiduciosi, non confrontatelo con il vecchio perché il vecchio, agli occhi vostri, sarà sempre meglio del nuovo, perché non lo possedete più ed è un’operazione ingiusta quella che fate. “Concedete speranza e fiducia al futuro, cercate di capire dove si va, cogliete le opportunità, sappiate che Dio è all’opera e che sta creando qualcosa di nuovo.”
     Don Davide riassumeva il Suo commento: vediamo un po’ cosa vuol dire questo testo. C’è, nella prima parte, un invito chiarissimo a non ripiegarsi sul passato, a guardare con fiducia il futuro sapendo che l’azione di Dio è sempre nuova, sempre! “Dio fa nuove tutte le cose, perciò, il passato serve per confermare, il presente per rimanere, ma è il futuro il campo di azione e il cristiano è l’uomo del futuro, che proprio nel futuro trova la sua motivazione, è l’uomo della speranza, della fiducia, che non guarda con paura alle cose che cambiano anzi, nel cambio vede Dio che è all’opera e che dal passato riceve il modello, lo schema interpretativo, ma nel futuro mette tutta la propria speranza.” E sono contento, proprio per quanto riguarda il Papa, che sia venuto non dall’Europa che rappresenta il passato, ma dall’America (poteva essere anche dall’Africa) che rappresenta il futuro e difatti è avvenuto con una modalità che ha lasciato un po’ tutti sorpresi… vuol dire che c’è qualcosa di nuovo che si sta muovendo. Il cristiano è uno continuamente aperto e che, della sua esperienza, non fa un idolo, non fa uno schema interpretativo fisso ma rimane sempre aperto alla possibilità di accogliere l’altro.
     Non vi sembra, cari lettori, che sarebbe bello vedere il futuro con occhi diversi dai nostri, soprattutto per quello che riguarda la situazione politica del nostro Paese?

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