dovremmo renderci conto che solo un ribaltamento dei valori che il mondo ci propone potrebbe renderci più felici e messaggeri di gioia: chi ha pensato che la finanza e la globalizzazione, da sole, avrebbero portato la felicità, ha commesso il gravissimo errore di pensare che un liberismo senza regolamentazioni in campo economico avrebbe calmierato i prezzi grazie alla legge della concorrenza e reso più facile l’accesso al benessere per la maggior parte degli abitanti della terra; il risultato è davanti ai nostri occhi, con la nascita di multinazionali senza scrupoli, di una ricerca spasmodica e senza limiti dell’utile, di un mondo sfruttato in modo incosciente, di una vita in cui sarà sempre più difficile trovare momenti per noi.
Forse siamo ancora in tempo! E forse qualche giornalista, passando nella foresta del mostro quotidiano, potrà vedere anche episodi di cronaca bianca sempre meno presenti nelle pagine dei media e contribuire ad una informazione più utile per tutti.
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