Tv o con la Playstation a mangiar merendine e schifezze varie, non scherzano!
Tornando a noi, ci siamo stupiti del sapore della prima pappa: le verdure vengono cotte solo nell’acqua, zero sale e zero aromi, l’omogeneizzato sa di poco o nulla, la crema di riso o mais e tapioca contiene né sale né zucchero, né altri aromi, naturali o artificiali che siano e il bimbo mostra di apprezzare molto questo mix di sapori, quindi egli mangia frutta, verdura e carne, che hanno il loro reale sapore e non sono stati distorti da alcunché. Al nostro palato questa pappa risulterebbe un po’ schifosetta, per loro invece è una delizia incredibile. Com’è possibile? Quando abbiamo perso il gusto per il vero sapore degli alimenti? Chi ha cambiato la nostra percezione del gusto e in quale modo? Vediamo di scoprilo insieme.
Nel pancione della mamma, il feto già alla decima settimana sviluppa le papille gustative sulla lingua, quindi riesce a percepire il sapore del liquido amniotico nel quale è immerso e si accorge della variazioni nell’alimentazione della sua mamma; proprio per questo motivo, i medici raccomandano attenzione alle gestanti nel mantenere un’ottima alimentazione in gravidanza e a non eccedere con i cibi piccanti, salati o amari, al fine di non turbare il gusto del feto, già così sensibile.
Quando nasce, il bimbo viene appoggiato al ventre della mamma dove, nell’arco di pochi minuti, strisciando e rotolando, raggiunge il seno materno per fare la prima poppata: il colostro, il primo latte che egli succhia, ha il medesimo gusto del liquido amniotico e per lui, dopo il trauma della nascita, questo è un grande conforto!
Passano i mesi, arriva il tempo dello svezzamento e la mamma comincia a proporre verdure in brodo, frutta omogeneizzata, carni bianche, che egli apprezza particolarmente anche se apparentemente insapori; entro il primo anno di vita, infine, impara a conoscere tutti i cibi che normalmente un adulto mangia. Successivamente, nel corso degli anni, avviene una strana metamorfosi: il lattante diventa grande e la propria alimentazione cambia, passa dai cibi freschi e genuini allo scintillante e colorato mondo delle merendine, degli hamburger e del contorno di patatine fritte, fino a diventare un adolescente con problemi di alimentazione. Nel frattempo, il proprio gusto si è modificato, non si apprezza più il sapore della carota e della patata che la mamma ci aveva messo nella pappa dello svezzamento, ma si preferisce quello più accentuato del mondo alimentare.
In effetti, intorno al mondo del cibo industriale ruotano molti soldi, che vengono investiti dalle industrie in pubblicità sempre più accattivanti per