Intanto, tralasciando per un momento il Bruni tonante contro le crepe nell'alleanza del Centrodestra, giovedì 18 l'assessore Regionale alle Infrastrutture Massimo Corsaro annuncia che il Pirellone, di fatto, ha già cominciato le pratiche per la revoca dei fondi destinati alla Tangenziale est, parte dei quali dovrebbe essere indirizzata sul versante del Tram delle Valli, data l'inadempienza del Comune di Bergamo.
     Attimo di riflessione, alla luce di questi avvenimenti: non vorremmo esagerare e immaginare scenari da fantapolitica, ma perché durante la precedente amministrazione di Centrodestra i soldi per fare la tangenziale c'erano e i lavori sembravano avviati brillantemente? Come sottolineato da Bettoni in un intervento apparso tre giorni fa (martedì 23 novembre, n.d.r .) ne "L'eco di Bergamo", finché a Palafrizzoni era insediata la giunta di Veneziani il progetto Tangenziale rientrava in binari prettamente comunali: competenze e costi erano ben ripartiti. Da quando, invece, Bruni è stato eletto, il Comune sta facendo a gara per trovare finanziatori e scaricare le responsabilità dei ritardi nei lavori: per quale motivo, se il denaro a disposizione, effettivamente, con Veneziani sarebbe bastato?
     Pensiero maligno: non è che questo atteggiamento da novello Cunctator, il temporeggiatore di romana memoria, risponda a manovrine politiche e dispettucci tra partiti? Come abbiamo già sottolineato precedentemente, parte dei fondi provenienti dalla revoca del finanziamento per la Tangenziale potrebbero essere utilizzati per il cantiere del Tram delle Valli, guarda caso opera presente nel programma elettorale del Centrosinistra capeggiato da Bruni. Sarà davvero un caso??? Bruni, inoltre, in aggiunta alla sospetta vaghezza circa la posizione del Comune, gioca a fare l'offeso e si picca per l'avvio del procedimento di revoca dei fondi regionali: lamentandosi dell'avventatezza del Pirellone, a suo dire troppo precipitoso nell'inviare il documento informativo appena mezza giornata dopo la manifesta apertura del Comune, omette però di citare, a fianco della comprovata disponibilità al finanziamento da parte della Camera di Commercio, quella sua personale e insistente proposta di revisione del progetto Tangenziale. La vogliamo chiamare "amnesia temporanea"? Pare proprio di sì, visto che il sindaco ribadisce subito dopo l'importanza di questa benedetta revisione, nonché della ripartizione dei costi, tacciando così la Regione di "atteggiamento sbrigativo".