Come si può coniugare audience di pubblico con proposte innovative per l'arte?
     "Questa storia dell'audience è fuorviante rispetto all'arte contemporanea. Per questo motivo consiglio di leggere il libro di Wittkover 'I Nati Sotto Saturno', in cui racconta come ogni contemporaneità non ha audience e quando lui parla di contemporaneità si riferisce agli artisti della Grecia, del Medioevo, del Rinascimento, raccontando come questi erano tenuti in poca considerazione, mentre oggi si fanno le file per vederli, o meglio per non vederli, ma per dire 'c'ero anch'io'. Vi sarete certamente accorti che la domanda che viene rivolta è sempre e solo quanto pubblico c'era e nessuno che chiede cosa c'era in mostra. Questa è un'altra schizofrenia italiana di un Paese in cui sembra che l'oggetto dell'esposizione sia la gente e non l'arte, ma non ci si può certo aspettare di più da una nazione dove ad esempio si stampano i giornali per vendere videocassette, riviste, libri e altri gadget, oppure dove l'argomento di tutti i giorni è lo share televisivo. Il punto importante è che gli artisti ai loro tempi non hanno fatto audience, in quanto erano degli sperimentatori; lo stesso vale per gli impressionisti alla loro epoca e per gli artisti contemporanei oggi. Difatti la sperimentazione è ciò che permette in tutti i campi di sviluppare la ricerca senza la quale una civiltà è destinata a morire. Se non si capisce questo valore necessario allo sviluppo di una civiltà vuol dire che non si vede al di là del proprio naso."
     I presenzialisti da vernissage si ritrovano ad ogni occasione, eppure si fatica a sviluppare nella nostra città una "vera" coscienza sull'arte moderna che sfoci in un collezionismo intelligente e aperto alle nuove tendenze. Siamo forse troppo figurativo-dipendenti?
     "Io conosco collezionisti diversi, di tutt'altro tipo e con delle collezioni internazionali come Pippo e Carla Traversi, Angiola del Monte o Tullio Leggeri, ma anche persone scomparse come Stucchi, che ha lasciato una collezione di opere per la maggior parte astratto informali, così per Spajani. Inoltre, questo aspetto lo abbiamo affrontato quando abbiamo parlato di audience. La sperimentazione è seguita sempre da pochi e ciò in ogni campo espressivo, ma ciò che più importa è la ricaduta sociale che poi hanno tali sperimentazioni. Gli artisti contemporanei sono dei pionieri come lo sono i fisici che presentano formule incomprensibili alla massa, ma le loro scoperte poi fanno funzionare il mondo."

 
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