Ma cos'è un Drago? La loro storia inizia nella notte dei tempi e non esiste regione del pianeta che non conosca una qualche leggenda della quale siano protagonisti. Troviamo la presenza dei draghi già nelle leggende dell'antica Grecia: fu il drago Tifone a cacciare gli Dei dall'Olimpo, il drago Pitone fu ucciso da Apollo e non dimentichiamo il drago con tre teste ucciso da Ercole, mentre Plinio, nella sua Storia Naturale, parla dei draghi che infestavano l'Africa. Dal vicino Oriente arrivava invece il racconto mitologico di un enorme drago che, incatenato alla terra, provocava una terribile scossa di terremoto ad ogni tentativo di liberarsi. Questi racconti continuano fino ai bestiari medievali, dove il drago era considerato il simbolo del male e nelle sue fauci fiammeggianti bruciavano i dannati. In Occidente la Bibbia parla del famoso "Leviatano", un drago marino con i tratti di serpente, che rappresentava sia l'Oceano che circondava le terre emerse sia il Male, cioè Satana.
In Italia cominciamo a sentir parlare di draghi nel 1572 dal medico e naturalista bolognese Ulisse Aldovrandi, il quale descrive la cattura di un "draghetto" nei dintorni di Bologna, un esemplare senza ali, con sole due zampe e lungo non più di un metro. Lo stesso Aldovrandi racconta di altri due draghi catturati uno in Svizzera nei 1499 e un altro in Francia, portato poi in dono al Re Francesco I.
Un esperto del '600 di nome Samuel Bochart ha cercato di dare spiegazioni scientifiche sulla forma e la struttura del drago, descrivendo che potevano essere grandi fino a 30 metri, avere tre serie di denti ed emettere un sibilo terribile. Affermava anche che, a differenza degli altri rettili, il drago era un animale a sangue caldo e ciò avrebbe spiegato la sua capacità di adattarsi ai climi più diversi e di mantenersi in attività sia di giorno che di notte in ogni periodo dell'anno. Alcuni si sono spinti a sostenere che i draghi erano in grado di sollevarsi in volo come dirigibili, gonfiandosi con l'idrogeno prodotto da una reazione chimica che aveva luogo nello stomaco. Quando poi questo gas infiammabile veniva esalato poteva anche incendiarsi usando i denti come pietre focaie. Queste idee hanno dato vita a quelle leggende che vogliono il drago come volatile sputa fuoco. Inoltre, sempre secondo le leggende, i draghi potrebbero vivere per 500 o forse anche per 1.000 anni.
Torniamo ora al nostro draghetto nel barattolo e ripercorriamo la sua presunta storia. La creatura è stata ritrovata sotto un cumulo di vecchie suppellettili: il signor Hart ha raccontato che quel barattolo era stato inviato al prestigioso Istituto della capitale da un gruppo di scienziati tedeschi attorno al