La bottiglia rimase sempre il suo primo grande amore. Alcolizzato ed incline ad eccessi di ipocondria, venne licenziato dal "Southern" e condusse con la moglie una vita di stenti, mentre la sua mente fertile elaborava senza sosta racconti che diventeranno famosi solo dopo la sua morte. Giornalista e conferenziere, in quegli anni visse alla giornata di piccoli impieghi senza alcun futuro: nel 1840 pubblicò a Philadelfia "Le avventure di Gordon Pym", " La Casa Usher ", "La caduta della Casa Usher", "Morella", "William Wilson", "La Cometa" e una prima raccolta dei famosi "Racconti del grottesco e dell'arabesco" ( Tales of grotesque and the arabesque ). Nel 1841 pubblicò sul "Gift" e sul "Graham's Magazine", "Eleonora", "Il ritratto Ovale", "La Vita della Morte" e "La Maschera


della Morte Rossa". Nel 1843 con il racconto "Lo scarabeo d'oro" ( The Gold Bug ) ottenne un grandissimo successo e nel 1845 "Il Corvo e altre poesie" gli diedero infine la celebrità. Leggiamo : "Un corvo che monotonamente ripete una sola parola - Nevermore - (.) in una poesia di tono melanconico. (.) Mi chiesi: fra tutti gli argomenti melanconici, qual è secondo il concetto universale di umanità, il più melanconico? La Morte, fu l'ovvia risposta".
     Nonostante la sua notorietà, Poe dipese sempre più dall'alcol. Dal 1839 al 1840 lavorò come redattore per il
"Gentleman's magazine" e poi passò a dirigere il "Graham's Magazine" in quanto le sue capacità di redattore erano tali che gli permettevano ogni volta che approdava ad un giornale nuovo di raddoppiarne o triplicarne le vendite, ma la sua bravura non andò mai di pari passo con buoni guadagni. Condusse una vita "al verde" e quando nel 1843 le cattive condizioni di salute della moglie si aggravarono si attaccò con sempre maggior accanimento alla bottiglia. Le cose sembrarono andare un po' meglio nel 1845, quando divenne prima redattore poi proprietario del "Brodway Journal", ma la buona reputazione raggiunta venne subito compromessa da infondate accuse di plagio, portando Edgar Allan Poe verso una profonda depressione nervosa che, unita alle sempre più gravi difficoltà economiche, lo portarono a cessare di scrivere per il giornale. Bistrattato in patria, incominciò invece ad avere successo in Europa e soprattutto in Francia.
     Nel 1847 la moglie morì di tubercolosi e ciò fece cadere lo scrittore nel baratro dello sconforto e della depressione. La sua mente fu sconvolta dal dolore e dal rimpianto di una vita vissuta malamente, affogando sempre più i suoi dispiaceri nella bottiglia, tanto che sembrò che non si potesse riprendere più dalla follia nella quale era sprofondato. Un suo aforisma ben lo rappresenta: " E se guarderai a lungo nell'abisso anche l'abisso vorrà guardare in te". Ma il suo talento di
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Biografia, Edgar, Allan, Poe, Poeta, Scrittore, Novelle, Racconti, Mistero, Terrore, Baltimora, Baudelaire