L'OMBRA DI EDGAR
                                 di Matthew Pearl

     La tanto attesa seconda opera di Matthew Pearl, già autore de "Il circolo Dante", è finalmente arrivata: "L'ombra di Edgar"; si avvierà a diventare un successo letterario come il precedente? Non lasciatevi ingannare dalla presenza di un altro scrittore famoso, Poe, cui il titolo fa riferimento: il libro non è scritto sulla falsariga del precedente, fortunatamente.
     L'azione si svolge a partire dal 1849, anno della tragica scomparsa di Poe. Il protagonista, Quentin Clark, è un giovane e brillante avvocato di buona famiglia, fidanzato con la ragazza più bella di Baltimora, Hattie Blum: una vita praticamente perfetta, scandita tra il lavoro e le cene in società con la futura moglie. Un giorno Quentin si imbatte in uno strano corteo funebre, formato solamente da quattro persone; è lo squallido addio ad Edgar Allan Poe, scrittore e poeta controverso ma ammiratissimo da Quentin, che con lui aveva addirittura iniziato una corrispondenza. Nei giorni successivi i giornali banchettano con la carcassa di Poe, confezionando resoconti poco plausibili ma molto infamanti sulle ultime ore di vita del poeta, che pare sia stato trovato in preda ai fumi dell'alcool in una bettola cadente; l'unico a non credere a questa versione dei fatti è Quentin, che viaggerà fino a Parigi per trovare Duponte, l'uomo cui Poe si ispirò per creare il personaggio di Auguste Dupin, il geniale principe del raziocinio protagonista di tre suoi racconti. La sua speranza è quella di riabilitare il nome di Poe scoprendo la verità sulla sua morte grazie all'aiuto di Duponte; tra detective, abili ladre, sedicenti baroni e pericolosi sicari, Quentin affronterà l'indagine della sua vita, rischiando, per amor di verità, di perdere il lavoro, l'amore e l'onore.
     Pearl ha centrato il bersaglio ancora una volta; chi si aspetterà da questo libro un rimaneggiamento del fortunato Circolo Dante avrà una grossa delusione. L'impianto di rigorosa filologia testuale è il medesimo, ma questo rende onore allo scrittore: se il lettore avrà la pazienza e la curiosità di leggere la nota storica in calce all'opera, scoprirà che buona parte delle scoperte raccontate nel romanzo sono autentiche e inedite, frutto delle ricerche di Pearl. L'indagine di Quentin è immaginaria, ma si avvicina molto a quelle dei primi investigatori dell'epoca, arricchita dalle scoperte odierne su quello che rimane uno dei misteri insoluti nella storia della letteratura. Lo stile di scrittura di Pearl non riserva sorprese, rimanendo piuttosto lineare, anche se il registro linguistico utilizzato sembra provenire direttamente dalla fine del XIX secolo: una finezza che rende ancora più verosimile la narrazione in prima persona.

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