Ripercorrendo la storia dalle origini, ricordiamo che J. Pilates ha portato il metodo a New York, insegnandolo ai ballerini del New York City Ballet, come training preparativo alla danza. All’epoca questa disciplina era un po’ di nicchia, una sorta di ginnastica “nascosta” dei ballerini… Secondo Nadia, Pilates è diventato d’elite dopo, quando è giunto in Italia, ma lui non l’ha creato così. Il metodo Pilates è nato negli ospedali come terapia riabilitativa, per quelle persone che non potevano muoversi a seguito di infortuni, con questo sistema di molle e tiranti riattivava muscoli lesionati e articolazioni. Poi, chiaramente, il


fenomeno è dilagato e le persone dello show business hanno iniziato a praticarlo creando così una specie di moda! Nadia si è avvicinata al mondo Pilates come allieva, frequentando la Scuola Cova, presso la quale si è certificata. A proposito di certificazione, c’è un po’ di confusione nelle persone, fra la disciplina insegnata negli studi e
quella diffusa nelle palestre. È opinione comune che una persona, una semplice insegnante di aerobica o una diplomata Isef, può tranquillamente insegnare il metodo Pilates. È vero oppure no? Come si diventa teacher? “Assolutamente no,” replica Nadia, “ci vuole una preparazione specifica da ottenere presso determinate scuole, con conseguente ottenimento della relativa certificazione. Purtroppo, ahimè, in Italia Pilates non è una disciplina sportiva riconosciuta dal Coni e questo lascia spazio ad un po’ di improvvisazione. Chiaramente, è compito dei centri dove il metodo viene insegnato appurare che l’insegnante sia certificato e quindi, preparato. Nelle palestre, forse, questo tipo di controllo non viene effettuato, ma non mi è dato saperlo.” Può accadere quindi che se frequentiamo un corso di Pilates in palestra e non siamo sicuri che l’insegnante sia certificato, possiamo riportate dei danni, anche fisici? “No, non credo,” risponde con aria riflessiva, “non mi è mai capitato di sentire di una persona ‘lesionata’ da un insegnante ‘approssimativo’ di Pilates,” e sorridendo continua, “Casomai, è più probabile che non si ottengano dal Pilates i benefici che ci si aspetta piuttosto che riportare dei danni!”
     Se decidiamo di lanciarci in questa avventura, come del resto la nostra Cristina ha fatto ad inizio 2007 proprio all’Enjoy Pilates, quali sono i requisiti base da chiedere nella valutazione di un centro Pilates? “Ti ribalto la domanda: cosa hai fatto tu quando sei entrata nel mio centro? Non mi hai forse chiesto se sono certificata? Differentemente da te, nessuno dei miei clienti me lo ha mai chiesto e ciò mi lascia perplessa. Probabilmente non lo fanno perché lo danno
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