diffusione del randagismo e dall'altro si impongano vincoli e controlli a coloro che gestiscono i canili. Ecco alcuni punti salienti:
- Convenzioni tra canili e Comuni con precisi standard di qualità e tariffa minima senza possibilità di aste al ribasso;
- Numero massimo di 200 cani per canile;
- Presenza obbligatoria all'interno della struttura di almeno un'associazione di volontariato;
- Apertura al pubblico per favorire controlli ed adozioni;
- Utilizzo di uno spazio minimo vitale di venti metri quadri per cane;
- Attuazione di programmi di educazione che preparino l'animale all'adozione;
- Istituzione del Servizio Sanitario mutualistico per gli animali domestici;
- Attuazione della Convenzione Europea STE n.125 del 1987, firmata ma mai ratificata dall'Italia, che prevede la proibizione di tagli estetici di code ed orecchie di animali domestici.
Quindi, per dar voce a chi non può far valere i propri diritti, per aiutare il più fedele amico dell'uomo che nell'uomo spesso trova il proprio peggior nemico, per dimostrare il proprio livello di civiltà, invito tutti i lettori di Infobergamo.it che sono arrivati nella lettura fino a questo punto dell'articolo a dedicare altri cinque minuti del proprio tempo ed a collegarsi al sito www.LAV.it, sezione petizioni, per firmare la petizione in oggetto, unitamente a quella dedicata all'importazione delle pellicce dall'Estremo Oriente, nel caso non l'abbiate già fatto il mese scorso (per maggiori dettagli vedasi articolo di febbraio 2007). Per entrambe avete tempo fino al 31 marzo 2007. Se poi vorrete fare il passaparola tra parenti ed amici, ben venga.
Da ultimo, se volete rendervi conto di persona di cosa significhi il termine lager applicato ad un canile, potete osservare il sito www.nolager.com. Grazie per la pazienza ed arrivederci ad aprile. |
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