misure vigenti in Europa, contribuendo a realizzare quello che poi sarebbe stato universalmente riconosciuto come “sistema metrico decimale” e che ancora oggi studiamo a scuola, alle elementari. Fra le altre incombenze, la commissione ebbe l’incarico di stabilire la lunghezza del “metro”: sin dal 1797 era stato stabilito che la lunghezza del meridiano che attraversa Parigi è pari a 40 milioni di metri, ma per avere un risultato più accurato erano stati avviati calcoli più precisi (il calcolo iniziale, approssimativo, era stato affidato a Delambre). I lavori matematici si chiusero il 10 dicembre 1799, tuttavia Mascheroni non poté rientrare in Italia a causa delle sue simpatie per Napoleone e dell’occupazione austriaca in Italia. Morì a Parigi l’anno successivo, il 14 luglio 1800, dopo una breve malattia.
     Illustre matematico e letterato, i suoi contributi più importanti riguardano l’analisi matematica, con studi legati ai logaritmi naturali e alle costruzioni geometriche: egli, infatti, riuscì a dimostrare che i problemi superabili con riga

e compasso possono essere risolti usando soltanto il compasso. La sua prima opera, come dicevamo, fu un trattato di statica “Nuove ricerche su l’equilibrio delle volte”, pubblicato nel 1785, opera per merito della quale gli fu assegnata la cattedra dell’ateneo pavese. La sua fama di matematico, però, è legata alla costante di Eulero-Mascheroni, C=0,577215…, e all’opera “Geometria del Compasso” (1797). Profondo conoscitore delle dottrine di Eulero, egli analizzò le note al calcolo integrale di Eulero arrivando a pubblicare, nel 1790, il saggio “Adnotationes ad calculum integrale Euleri in quibus nonnulla problemata ab Eulero proposita resolvuntur”, in cui evidenziò il calcolo delle prime 32 cifre dello sviluppo

decimale della costante Eulero-Mascheroni, anche se le cifre 19-21 da lui calcolate più tardi si scoprì non essere propriamente corrette. La costante trova diverse applicazioni nella teoria dei numeri e si definisce come la differenza tra la serie armonica e il logaritmo naturale: in realtà Euclide aveva calcolato le prime 16 cifre iniziali, mentre Mascheroni arrivò a 32, anche se anni dopo fu appurato che solo le prime 19 erano corrette, mentre le restanti furono poi trovate nel 1809 dal matematico Johann von Soldener. Oggi, il lavoro geometrico di Mascheroni è considerato di scarso interesse fra i geometri moderni ed i più
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Bergamo, Biografia, Lorenzo, Mascheroni, Geometria del Compasso, Abate, Rettore, Università, Pavia, Costante di Eulero-Mascheroni