QUARTIERE SANTA LUCIA: MASSICCI INSEDIAMENTI IMMOBILIARI
                                  di Pierluigi Piromalli

     Il quartiere di Santa Lucia, ove sono localizzati gli edifici degli attuali Ospedali Riuniti e dell’Accademia della Guardia di Finanza, è balzato agli onori della cronaca locale in quanto è candidato a diventare la classica gallina dalle uova d’oro per il mercato immobiliare. L’area, che è un avamposto della città alta e che è avvolta dalla amena cornice dei colli che sovrastano il centro sportivo dell’Italcementi, è negli ultimi tempi entrata nell’orbita degli imprenditori edili ed immobiliari, rappresentando un ambito privilegiato per futuri investimenti nel settore. Gli Ospedali Riuniti occupano, infatti, come ormai risaputo, una superficie prossima alla dismissione essendo gli stessi destinati a trasferirsi nel quartiere della Trucca ove sono in corso i lavori per la realizzazione del nosocomio “Papa Giovanni XXIII”. In questo nuovo sito, sottoposto ad una profonda metamorfosi, si determinerà una massiccia urbanizzazione che ha permesso già oggi la realizzazione di una grande oasi verde, ammorbidendo l’impatto della vasta opera di cementificazione. Per l’area di S. Lucia, invece, si preannunciano problematiche diverse che potrebbero scaturire nel congestionamento di un quartiere ad alta vocazione residenziale.
     Santa Lucia ospita anche l’Accademia della Guardia di Finanza, altro complesso destinato ad essere dirottato nella nuova sede della Grumellina. Secondo voci di corridoio, per la vecchia struttura sembrerebbe prendere corpo l’ipotesi della realizzazione di un grande insediamento immobiliare che, per contestualità di tempi, non potrà che essere concorrenziale a quello dei Riuniti. Non va, inoltre, dimenticato che, a poca distanza dai due complessi, sorge l’ex sede dell’ENEL, altra superficie ormai inutilizzata, la quale lascerebbe intravedere pari ipotesi di riqualificazione nel settore dell’edilizia privata e commerciale. Se si analizzano, quindi, le scelte dell’amministrazione cittadina in materia immobiliare è facile constatare come, accanto al nascituro ed elefantiaco progetto di Porta Sud, il quale negli intendimenti collettivi dovrebbe rappresentare una seconda centralità urbana, si stiano consolidando importanti interventi in altre zone della città, soprattutto in quelle aree ex industriali ed in quelle prossime alla riconversione.
     Santa Lucia, per la sua particolare collocazione, rischia più di altre invece di essere travolta da un surplus di nuovi insediamenti residenziali, che richiameranno un numero consistente di cittadini, i quali, tuttavia, sembrerebbero destinati a non beneficiare di infrastrutture e di servizi collegati.