inoltre la produzione di radicali liberi, molecole tossiche in grado di accelerare l’invecchiamento cutaneo.
     Come reagisce la pelle a queste continue aggressioni? Si inaridisce, diventando secca ed, in alcuni tratti, persino ruvida e squamosa. Proprio perché carente di protezione, a seguito della riduzione del film idrolipidico che la riveste, diventa ogni giorno che passa sempre più fragile e reagisce agli attacchi esterni con evidenti segni di malessere, quali rossori diffusi, irritazioni, fastidiose sensazioni di bruciore e di prurito, la cosiddetta “pelle che tira”. Inoltre, non dimentichiamoci che per reagire al freddo e per proteggere gli organi interni il corpo umano convoglia la maggior quantità di sangue possibile verso questi ultimi, irrorando quindi di meno i vasi sanguigni superficiali dell’epidermide. Le cellule epiteliali, quelle che costituiscono la pelle e che si rinnovano ciclicamente, si impigriscono e rallentano la produzione di sostanze elasticizzanti ed idratanti, aumentando così la disidratazione dell’epidermide, il quale tende a perdere tono e compattezza. Inoltre, il colorito si fa meno vivace in quanto, rallentando l’irrorazione sanguigna, si rallenta anche l’eliminazione delle scorie, rendendo opaco l’incarnato e favorendo la comparsa di impurità.
     Cosa fare per venire in soccorso alla pelle, allora? Innanzitutto, è indispensabile l’utilizzo di prodotti dalla consistenza cremosa e nutriente, ricchi di agenti attivi capaci di apportare nutrimento ed idratazione all’epidermide ed a riattivare la sua naturale produzione di lipidi cutanei, in modo che essa possa ricostituire la naturale barriera composta dal film idrolipidico. Mai uscire di casa senza! Se poi fosse possibile utilizzare anche le cosiddette “creme barriera”, emulsioni ricche in aminoacidi che stimolano il metabolismo cellulare dando energia alla pelle, migliorandone l’ossigenazione e favorendo la produzione di sostante idratanti naturali e di fibre elastiche che danno sostegno alla cute, tanto meglio.
     Non tralasciamo inoltre di idratare costantemente la nostra cute anche dall’interno, bevendo i canonici due litri di acqua al giorno, almeno, oppure integrando l’assunzione di liquidi con corroboranti tisane invernali. Tralasciamo in toto, invece, l’assunzione di sostante alcoliche, soprattutto quelle presenti nelle bevande tipiche invernali quali il punch, in quanto la sensazione di calore causata dalla dilatazione dei vasi sanguigni favorita dall’alcool è effimera, svanisce subito e dopo rimangono solo tutte le conseguenze negative derivanti dall’assunzione di una bevanda alcolica.

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