bottiglie di plastica che finiranno nei rifiuti in quanto soltanto un terzo di queste (nell’ipotesi più rosea) verrà raccolta in maniera differenziata e riciclata. Inoltre, stando ai dati del 2006 forniti sempre da Legambiente, la produzione di queste bottiglie comporta l’utilizzo di 665.000 tonnellate di petrolio con l’emissione nell’atmosfera di 910.000 tonnellate di anidride carbonica. Pertanto, bere acqua del rubinetto contribuisce anche a ridurre il consumo di petrolio (da quello utilizzato per la produzione delle bottiglie al trasporto su strada delle merci) con un minor impatto sull’ambiente e una possibile (!) riduzione del costo del greggio.
     Molti di voi, a questo punto, si staranno domandando: ma ci si può fidare dell’acqua del rubinetto? Siamo perfettamente d’accordo con voi che il gusto dell’acqua potabile non sia sempre molto gradevole ed anche noi abbiamo sempre nutrito dei dubbi nei confronti dell’igiene della Rete Idrica Nazionale, in alcuni tratti alquanto vecchia, eppure le analisi che vengono continuamente fatte su questa acqua ci assicurano che essa è sicura al 100%. Fino a qualche anno fa, i controlli venivano effettuati soltanto negli acquedotti, ma dal 2001, sono stati estesi anche ai rubinetti delle nostre abitazioni. L’acqua è sottoposta a doppi controlli ed i parametri stabiliti sono più restrittivi rispetto a quelli utilizzati per le minerali, nonché molto più rigorosi, perché le due acque sono soggette a due decreti di legge differenti: il DL n. 31/2001 per l’acqua pubblica e il DL del 29/12/2003 per la minerale e l’acqua di sorgente.
     Perché questa differenza? In passato le acque minerali erano considerate terapeutiche e venivano vendute in farmacia a scopo curativo, successivamente ne è stato sdoganato l’uso e sono arrivate fino ai nostri supermercati, per questo motivo ci sono in commercio acque con una durezza calcarea superiore a quella prevista per l’acqua del rubinetto. Inoltre le due acque devono essere trattate in modo differente: l’acqua minerale, raccolta alla fonte è perfetta così come è e non può essere addizionata di alcunché, mentre l’acqua potabile, anch’essa perfetta quando viene raccolta alla fonte, per arrivare nelle nostre case deve viaggiare per molti Km, in condutture a volte un po’ vecchie, ed è per questo motivo che deve essere leggermente disinfettata, aggiungendo del cloro.
     Ricordiamo che sono in corso dei lavori sul fronte della legislazione al Parlamento Europeo che prevedono la creazione di una nuova direttiva in tema di acqua, la quale dovrebbe essere pronta per il 2012. Abrogando tutte le leggi ad oggi in vigore, la nuova norma ridurrà l’elenco delle sostanze “pericolose” presenti nell’acqua in natura e le quantità ammissibili di vari tipi di pesticidi, metalli pesanti ed altre sostanze chimiche che sono rischiose per l’ambiente circostante e per la salute umana.

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Bergamo, Acqua, Potabile, Gratuita, Rubinetto, Caratteristiche, Parametri di controllo, CAP Gestione, Legambiente, DL n. 31/2001, Tasm S.p.A.