Un progetto rivoluzionario, un genere di film nuovo sia in Italia quanto all’estero, e un valido motivo di orgoglio per il Festival del Cinema d’Arte, che ha presentato in anteprima un extra del lungometraggio che verrà presentato nei prossimi mesi nelle sale italiane. La serata si è conclusa poi con la proiezione di “Le valigie di Tulse Luper – La storia di Moab” di Peter Greenaway, film fuori concorso.
Venerdì 24 luglio, altra serata speciale, questa volta dedicata al parallelismo fra il cinema e il teatro. È la volta di “Teatri elettrici, lo spettacolo dal palcoscenico allo schermo” interessante dibattito su queste due realtà apparentemente differenti in realtà molto simili. Altri ospiti prestigiosi erano presenti: Lella Costa, artista della scena teatrale che riscuote grandi consensi di pubblico e di critica, Paolo Bonacelli, attore teatrale e cinematografico attivo nel cinema italiano ed internazionale, e Fabrizio Catalano, direttore artistico del Teatro Regina Margherita di Recalmuto, nonché nipote del grande Leonardo Sciascia. Purtroppo, anche in questa serata il maltempo si è fatto sentire, costringendo gli ospiti a rifugiarsi al coperto per continuare il dibattito ma, nonostante il meteo disagevole, il pubblico ha partecipato entusiasta interagendo con gli ospiti intervenuti. Alla fine della serata è stato proiettato il film “Molto rumore per nulla” di Kenneth Branagh.
Sabato 25 luglio questa ottava edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte è giunta alla sua conclusione, premiando i film vincitori. Oltre ad assegnare il “Premio Le Mura d’Oro” ai primi tre classificati per ciascuna sezione, è stato assegnato per la prima volta il “Premio Speciale Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco”, un tributo “speciale” per convalidare la bellezza dell’arte, in ogni sua forma ed espressione, come bene prezioso da tutelare. Il premio è stato assegnato al film “La vita, le piazze, il sogno…” di Luigi Giuliano Ceccarelli, presente in sala, che ha ringraziato tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questa pellicola. Passando alle premiazioni, per la sezione “Sottoventi” sono stati premiati i seguenti film: terzo classificato, “Mother, mine” dell’inglese Susan Everett, film delicato sulla maternità ad ogni costo; secondo classificato, “Face” dell’ungherese Ferenc Cakó, corto ispirato alla estenuante ricerca della felicità da parte dell’essere umano; primo classificato il film “Orange Juice”, del francese Ronan Moucheboeuf, che ha ritirato il premio “Le Mura d’Oro”, felice ed emozionato, direttamente dalle mani del direttore di Lombardia Film Commission, il regista Fulvio Moneta Caglio. Il Premio speciale