elettrica. Purtroppo, questo processo richiede un certo tempo e la lampadina raggiunge la sua massima luminosità dopo qualche minuto dall’accensione (anche in questo caso, la tecnologia sta rapidamente progredendo eliminando questo fastidioso inconveniente): forse, proprio da questo piccolo “difetto” nasce l’antipatia di molte persone verso questo tipo di illuminazione, oltre al loro “rilevante” costo economico rispetto ad una lampadina tradizionale ad incandescenza. È vero, la CFL costa almeno 5 volte di più rispetto a quella classica, ma, se usata correttamente, la sua durata è di circa 5 anni, ovvero, sommato al risparmio energetico rilevante sulla bolletta, la rende un investimento economica che alla lunga ci consente di risparmiare. Bisogna però ricordare che il circuito elettronico inserito si può usurare rapidamente se sottoposto a continui e ravvicinati cicli di accensione-spegnimento dell’impianto, riducendo così la loro efficienza e la loro durata.
     Possono essere installate dappertutto? Mediamente sono più ingombranti rispetto alle vecchie lampadine ed esteticamente più sgraziate, quindi ben si prestano all’installazione nelle plafoniere e nei lampioni, in po’ meno sui lampadari o sulle lampade da tavolo; sono inoltre incompatibili, per la tipicità del loro “attacco”, con i portalampade alogene. Confidiamo ancora una volta nel progresso dei processi di miniaturizzazione che le case produttrici stanno portando avanti in questi anni.
     Fin qui tutto bene, le CFL hanno sicuramente più vantaggi rispetto alle incandescenti. Nessuno svantaggio allora? Oltre all’aspetto estetico e all’investimento economico iniziale che, ahimé, scoraggia molta gente verso questo acquisto, dobbiamo ricordare che la qualità della luce emanata è più piatta rispetto alle tradizionali, in quanto hanno meno componenti cromatiche, e quindi possono alterare la percezione dei colori, soprattutto se rapportate alle lampadine ad incandescenza alogene. Inoltre, devono essere smaltite come rifiuti pericolosi, visto considerato la presenza al loro interno di sostanze altamente tossiche quali il mercurio. Già, il mercurio, uno dei veleni più potenti che si conosca… i produttori riferiscono che in ogni CFL sono presenti dai 2 ai 5 mg di mercurio, una quantità apparentemente irrisoria, pari alla punta di uno spillo. È davvero così? Facciamo due conti. In Italia si stima che il “parco lampadine” ad incandescenza che verrà sostituito entro il 2011 è di 386 milioni di unità: facendo una semplice moltiplicazione (386 milioni per 3 mg) ci ritroveremo improvvisamente con 11 tonnellate circa di mercurio in circolazione… la quantità adesso, non sembra più così irrisoria…

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