trovandosi vicino alla superficie dell’acqua, riforniscono l’atmosfera di grandi quantità di ossigeno. Analizzando la storia delle alghe, ben si può comprendere quanto l’utilizzo delle stesse, se fosse opportunamente effettuato, potrebbe aiutarci a rendere più respirabile la nostra aria avvelenata ogni giorno sempre più dalla società moderna!
     Quali sono gli utilizzi delle alghe? Vengono utilizzate prevalentemente in erboristeria, per uso cosmetico o come integratore: le più usate sono il fuco, la quercia marina e la coda di pavone, mentre sotto forma di integratore vengono impiegate alghe unicellulari quali la spirulina e la klamath. Si utilizzano anche in cucina, da quella vegana a quella macrobiotica, per il loro ricco contenuto di vitamine, sali minerali, oligoelementi ed aminoacidi: praticamente integrando la nostra alimentazione con le alghe abbiamo tutto quello che ci serve per stare bene ad un bassissimo costo ed un elevato tasso di digeribilità! Per uso alimentare, le più utilizzate sono la kombu, la arame, la dulse, la jijiki, la nori (la famosa alga utilizzata per il sushi) e la wakame. Le alghe vengono utilizzate largamente anche in campo cosmetico, in quanto per la loro ricchezza di iodio vengono utilizzate nella cura contro la cellulite: possono essere impiegate fresche od essiccate, con applicazioni locali, fatte con il prodotto riscaldato, oppure disciolte in acqua per corroboranti bagni anticellulite. Inoltre, gli estratti di alghe sono i componenti principali di quasi tutte le creme anticellulite.
     Vediamo nel dettaglio alcune delle alghe più conosciute, quali i loro contenuti e i loro benefici per il nostro organismo. La prima è la “Laminaria Digitata”, meglio conosciuta come Kombu, una grande alga bruna particolarmente ricca in potassio e iodio: se usata con regolarità, riattiva il metabolismo, favorisce la circolazione sanguigna, abbassando la pressione arteriosa, e aiuta il drenaggio dei liquidi e la disintossicazione. È una della più utilizzate nei preparati per perdere peso, insieme al Fucus Vesciculosus. Quest’ultima, conosciuta anche come Kelp o “Quercia Marina”, ha un elevatissimo contenuto di iodio che viene assorbito con facilità dall’organismo: in passato veniva usata per la cura dell’obesità e di tutte quelle patologie legate ad un cattivo funzionamento della tiroide, che generano il sovrappeso. Lo iodio si lega agli ormoni tiroidei tiroxina e triiodotironina, stimolando il metabolismo basale ed accelerando così il dimagrimento, ma data l’elevata efficacia dei suoi principi attivi, i soggetti sensibili o con problemi legati all’attività della tiroide dovrebbero consultare il proprio medico prima di assumerla per via orale come integratore.
     Un’altra alga interessante è la Wakame, “Undaria pinnatifida”, un’alga bruna

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