LA SPERANZA
                                  di Graziano Paolo Vavassori

     È vero, lo ammetto, dopo il Summit di Copenaghen ho perso la speranza, ma nel frattempo ho conosciuto delle persone che me l’hanno ridata. Non c’è dubbio che, per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici evidenti e scientificamente provati, da adesso in poi si deve provvedere con delle misure via via più pesanti in relazione a quanto tempo occorre affinché vengano messe in atto, altrimenti il ritardo è incolmabile. Tuttavia siamo noi stessi i primi a dover fare qualcosa, per quanto possa essere un piccolo intervento, una goccia, l’oceano è pur sempre composto da innumerevoli gocce.
     Questi miei amici hanno la pretesa (in senso buono) di cambiare il mondo e lo stanno facendo veramente. Ogni giorno da qualche parte qualcuno cambia idea ed inizia a modificare il proprio stile di vita. Che sia chiaro, anche io non voglio rinunciare a tutte le comodità che la società moderna ci offre, non desidero tornare all’età della pietra, non sono un estremista dell’anticonsumismo, ma sono convinto che si può vivere comodi salvaguardando le risorse della Terra.
     Se chi legge non è disposto, senza ombra di dubbio, ad un certo sacrificio per “vivere comodi”, allora non perda tempo nella lettura del resto dell’articolo. Per tutti gli altri, invece, chiedo solamente una maggior apertura mentale. Il succo della questione ruota intorno al fattore “comodo e senza fatica”, ma esiste il “comodo con sacrifici accettabili” e vi dimostrerò che i vantaggi non sono solo globali, ma anche personali… più soldi in tasca.
     Fateci caso: la maggior parte delle soluzioni più ecologiche è anche più economica. Una volta, il cibo biologico era più costoso, oggi non più. Costasse anche uguale a quello tradizionale, ci guadagniamo in salute noi e l’ambiente (niente pesticidi e processo di crescita controllato). Pagate 100 euro a bimestre di energia elettrica? Provate ad installare le CFL, le lampadine a risparmio energetico. Oggi non sono più quelle di qualche anno fa, possono benissimo essere sostituite a quelle vecchie (fuori legge ora) mantenendo inalterata la tanto amata estetica del vostro lampadario. Con una gestione più accorta dei consumi, potete benissimo rispettare i limiti di un contratto tradizionale di 3,5 KW. Ci guadagna l’ambiente e voi per primi. Io pago 45 euro a bimestre.
     I mezzi pubblici, ammesso che siano ecologici, fanno “schifo”, è vero, ma chi vi dice che dovete usarli? Ho detto “comodi con sacrifici accettabili”. Possibile che ognuno di noi si reca al lavoro in auto da solo? Uno per auto… è assurdo

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