nome di “Giulia”, la quale, lanciata con lo slogan “disegnata dal vento”, fu la progenitrice di tutte le berline sportive di oggigiorno. Neanche a dirlo fu un evento epocale, il quale lasciò tutta la concorrenza sbalordita per l’enorme modernità e classe del prodotto finito. Infatti, grazie al suo mitico motore anteriore bialbero da 1600 c.c., derivato dalle già performanti unità montate sulla precedente Giulietta, ma con l’innovazione delle valvole al sodio, trazione posteriore transaxle e cambio a cinque rapporti, fu uno scacco a tutta la produzione mondiale dell’epoca!
Forte di una linea futuristica ed associata ai suoi 106 cavalli di potenza per oltre 175 km/h di velocità massima, fu l’arma totale della casa italiana, trasferitasi nel frattempo, per l’occasione, dallo stabilimento del Portello ai nuovi
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impianti produttivi di Arese. La nomea della Giulia e poi delle sue derivate, divennero così fortemente popolari da tener banco per oltre un decennio, nonché, per le loro sopraccitate performance, diventare le vetture deputate a servire tutte le forze dell’ordine per quasi un ventennio. A conferma di ciò, dovete sapere che sia le prestazioni delle versioni più spinte, |
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come la “TI SUPER”, un bolide da oltre 200 km/h, nonché quelle della più piccola SUPER 1300, (103 cavalli SAE), rimangono ancora oggi ineguagliate persino dalle berline attuali appartenenti allo stesso segmento!
Tornando a noi e alla nostra manifestazione di Novegro, alla quale ne seguiranno altre durante tutto il corso dell’anno, essa è stata fortemente voluta da due grandi appassionati del marchio: “Gippo” Salvetti, presidente dell’Alfa Blue Team, in collaborazione con Marco Galassi, a sua volta presidente del Cmae, (Club Milanese Auto e Moto d’Epoca), i quali, già verso la fine del 2009, ebbero |
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