LA NUOVA GIULIETTA
di Giovanni Cozzi
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Cari lettori, dopo essere tornati dal Salone di Ginevra, del quale come sempre vi abbiamo proposto un ampio reportage lo scorso mese di aprile 2010, eccoci di nuovo in redazione per parlarvi di motori e del mondo che li circonda.
Per introdurre l’argomento di cui ci occuperemo questo mese è necessario ricollegarci per un attimo a quanto visto alla rassegna ginevrina, ma ciò, per essere compreso appieno, necessita una precisazione che deve essere fatta a monte di tutte le considerazioni successive. In ogni manifestazione motoristica che si rispetti, come quella sopraccitata per esempio, l’esposizione dei prodotti da parte delle case costruttrici spazia dai modelli specificatamente creati per la manifestazione stessa, detti show-car, ai prototipi prefiguranti le future linee guida dei vari brand automobilistici, dalle novità più o meno imminenti del prossimo futuro in campo tecnologico fino ad arrivare ai prodotti già pronti per la commercializzazione e presentati alla stampa in anteprima mondiale proprio per l’occasione. È di questi ultimi, per ragion di logica, di cui si vuole trattare per primi.
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In punto di fatto, mi sembra doveroso, vista la grande attesa suscitata per l’avvento di tale modello, dedicare questo mese un articolo più approfondito alla |
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indiscussa reginetta del Salone, la quale, dal canto suo, dopo aver fatto una capatina all’ufficio anagrafe per il cambio del nome, da Milano in “Giulietta”, è finalmente pronta per essere commercializzata presso tutti i punti vendita della rete nazionale dell’Alfa Romeo e nei prossimi mesi anche in Europa.
È appena il caso di accennare quali sono stati gli obiettivi primari su cui gli esperti di marketing ed i tecnici della casa del Biscione si sono maggiormente concentrati per far sì che il potenziale acquirente della Giulietta, molto probabilmente già estimatore del marchio, potesse facilmente riconoscersi nel nuovo prodotto fin dal primo contatto con esso. In primo luogo, permettergli di |
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