hanno rubato un fuoriclasse, un furto, me l’hanno portato via… e l’Atalanta non ha reagito, non ha mosso un dito!’ Ebbene, io vi dico che quel dodicenne, ora che ci sono io alla guida della società, lo andrò a riprendere e sono disposto a pagare il doppio, il triplo la famiglia pur di farlo tornare a Bergamo. Perché l’Atalanta è un patrimonio della città e i suoi ragazzi è giusto che giochino qui, per la Dea, che crescano qui, studino qui, nella loro città, con i nostri valori.” I quindicimila sono scattati all’unisono in un coro di approvazione; quindicimila persone coordinate nello stesso ritmo come fossero teleguidate. Impressionante.
Argomento serie A. “C’è molto lavoro da fare, tanto lavoro. Mi voglio circondare dei migliori collaboratori, richiedo un impegno continuo, passione e amore per i colori. Quest’anno siamo in serie B. L’anno prossimo saremo in A. Dobbiamo tornare in A subito, se no… se no diente mat!” E a tal proposito, la Curva ha regalato al Presidente una maglia con impressa questa storica frase, già pronunciata in altre occasioni, e che ormai è diventata il leit motiv della sua nuova presidenza. Mondo Atalanta. “Voglio costruire intorno all’Atalanta un ‘mondo’ perché tutti dovranno tifare Atalanta. Perché tutti dovranno esserne fieri. Perché l’Atalanta è di Bergamo, è un patrimonio della città. Non è possibile che chi sbarca all'aeroporto non sappia che qui c'è l'Atalanta! Ho fatto innalzare due A da 400m l’una qui dietro (Orio Center n.d.r.) che tutti devono vedere. Il cartello con i colori neroblu lo voglio posizionare all’ingresso della città, lo voglio mettere alle Valli… tutti devono sapere che siamo Atalantini! Manderò una lettera di auguri per Natale, Pasqua e tutte le ricorrenze ad ogni famiglia di Bergamo. Regalerò una maglia dell’Atalanta a tutti i bambini, maschi e femmine, appena nati all’Ospedale di Bergamo. Perché tutti dovranno sapere di appartenere a questo mondo, tutti dovranno amare l’Atalanta ed esserne tifosi.” È il delirio… La maglietta ai neonati ha fatto centro e la gente è letteralmente impazzita. Le mani fanno male a furia di battere, le braccia sollevate ormai da un bel po’ non le si sentono più ma il Presidente, emozionato, e, nonostante quel che ha proclamato il Bocia: “Lei è un marziano!” È umano ed ha il fiatone…, continua ad infiammare gli animi…
Argomento stadio. “Mio figlio domani sarà a Londra per incontrare i maggiori esperti, professionisti del settore. Voglio realizzare lo stadio nuovo, voglio che sia una bomboniera, voglio che sia per Voi…” I brividi cominciano a salire… “Voi siete il dodicesimo giocatore in campo. Non c’è un tifo in tutta Italia come il vostro, non esiste da nessun’altra parte una festa così, non esiste un orgoglio e un attaccamento come i vostri, voi siete unici e siete potenti. Voglio fare uno
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