tutti la stessa filosofia di vita, sono interessati principalmente a conoscere il produttore per capire come e dove viene realizzato il cibo che li nutrirà. C’è anche un altro aspetto fantastico dei GAS, questo tipo di gruppi di acquisto rappresenta un buon modo per socializzare!”
Gigliola: “è vero, è un ottimo modo per fare socialità e le persone che ne fanno parte sono davvero di ogni genere: i GAS sono composti da ragazzi, giovani coppie e famiglie con bambini, anche qualche pensionato, purtroppo pochi. È un modo per stare insieme, scegliendo all'unanimità quanto di meglio per la propria salute. Se poi c’è anche il risparmio, ben venga, ma di certo non è questo il nostro obiettivo principale.”
Catia: “nel nostro GAS ci sono circa 45 famiglie, con e senza bambini, e purtroppo pochissimi pensionati, tutti accomunati dalla partecipazione diretta in tutto quello che riguarda l’alimentazione della famiglia. GAS, però, non è solo cibo, ci occupiamo anche di abbigliamento, di energia o di altri progetti utili a migliorare la qualità della vita, spesso unendosi, creando sinergia e collaborazione fra i vari gruppi, come è successo fra i nostri il GAS Santa Brera e il GAS LoLa. È una grande famiglia composta da produttori e consumatori. Oltre ad acquistare insieme dai produttori, stiamo ampliando i concetti di collaborazione e sinergia: infatti, le varie competenze che i partecipanti ai GAS hanno vengono messe a disposizione l’uno dell’altro, scambiandosi favori o collaborazioni reciproche. Stiamo anche pensando a creare una specie di Banca del Tempo, dove ogni ‘socio’ può mettere a disposizione degli altri il proprio tempo o le proprie capacità. Non l’abbiamo ancora attuata, ma ci stiamo lavorando.”
Perché avete deciso di costituire un GAS, qual è stata la molla che ha fatto scattare l’iniziativa?
Gigliola: “la molla è stata la voglia di cambiare in modo concreto. Pur avendo noi, di base, delle idee ambientaliste, ci siamo domandati: cosa possiamo fare in concreto per l’ecologia e per migliorare la qualità della nostra vita?”
Maurizio: “mi sono sempre occupato di questioni sociali ed ambientali; essendo un professore di chimica ne ho parlato spesso con i miei studenti, dando luogo ad interessanti dibattiti. A questo ho unito la voglia di mangiare bene, in maniera più sana… Ho riscoperto il piacere del cibo di qualità, semplice, genuino, come quello di una volta. Credo fortemente nell’impegno sociale di ognuno di noi, sono convinto che ognuno debba essere il cambiamento che vuole vedere.”
Catia: “per me la partenza è stata: ‘cosa posso fare per cambiare concretamente le cose?’ Il GAS è un ottimo modo per cambiare, per ritrovare i
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