relazione con il piccolo, ha bisogno di spazi di ascolto, di condivisione delle esperienze, di intimità e prevede momenti di ritmi lenti, di quiete. Si dice però che la famiglia di oggi sia molto “distratta”! Distratta da che cosa? Distratta dal continuo volgersi all’esterno, al punto che poi non sa più invertire la tendenza? Beh, in effetti possiamo dire che l’indice di ascolto più alto in famiglia l’hanno i media! Forse bisognerebbe incominciare a chiedersi qual è l’indice di ascolto nella coppia e con il proprio figlio. Molti genitori potranno facilmente notare come il tempo libero dalla scuola sia più che altro riempito da attività di gruppo (come corsi di vario tipo) o di svago solitario (televisione, musica e giochi elettronici); come gli spazi per stare veramente insieme, per dialogare, siano pochissimi o brevissimi, quando ci sono!
     Nella nostra cultura i mass media imperano! Attraverso computer, giochi elettronici e soprattutto la televisione, con le sue infinite proposte, questi entrano “quotidianamente” nelle case con migliaia di immagini. Citando un caso estremo, cosa dire dell’hitech per i piccolissimi? Delle console, definite ludo-educative, per bambini dai 10 ai 36 mesi?
     Si dice che di fronte al fenomeno il piccolo rimanga affascinato, ma in realtà viene passivizzato e subisce un incantamento quasi ipnotico. In generale la televisione espone i bambini a messaggi per adulti, cioè per persone che hanno raggiunto una maturità sessuale, in grado di distinguere fra realtà e finzione, con capacità logiche e critiche… tutti tratti che il bambino piccolo non ha. Il bambino è in cammino verso la conquista di una maturità affettiva cognitiva e fisica. Il bambino dunque non vede la televisione come la vede l’adulto! Le immagini affascinano, producono emozioni, diffondono stili di comportamento, stili di relazione, stili di vita, strategie per la risoluzione di conflitti… perciò educano! La TV, con i suoi messaggi impliciti, abbigliamento, modo di parlare, cose da possedere, propone modelli di identificazione, valori, opinioni che il bambino assorbe! La televisione educa al di fuori di ogni controllo, anche in aperta contraddizione con quei valori che ispirano l’educazione in casa e a scuola.
     Si dice, ancora, che i bambini di oggi siano “precoci”, per il modo di atteggiarsi, per il linguaggio intriso di riferimenti al comportamento sessuale adulto, come se il tempo dell’infanzia si fosse accorciato (mentre quello dell’adolescenza si è allungato); ma non è che i nostri piccoli sono “quotidianamente” e precocemente stimolati da immagini altamente erotizzate e prematuramente “disinfantilizzati”?
     Ho notato che gli adulti tendono a non considerare le possibili insidie che si celano in quei programmi genericamente definiti “cartoni”. A questo proposito

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