sostenere un allenamento di 90 minuti, noi informatici ci sentiamo già un pochino più giustificati se la nostra pausa pranzo è caratterizzata dal consumo di una banana.
     Gli ipertesi possono solo giovarsi nel consumare almeno una banana al giorno. Essendo un alimento molto ricco di potassio, la “U.S. Food and Drug Administration” lo ha promosso a frutto che consente di prevenire l’ipertensione arteriosa e la apoplessia (Ictus). Gli anemici trovano nella banana un ottimo stimolatore per la produzione di emoglobina, proprio per la sua buona quantità di ferro, mentre chi soffre di ulcera cronica ha la possibilità di ridurre velocemente l’acidità dello stomaco ed il senso di irritazione consumandola.
     Cibarsi di banane quotidianamente significa anche regolarizzare l’intestino per l’alto contenuto di fibre, come accennato prima, mentre la ricchezza di vitamina B e di magnesio comporta un certo effetto calmante sul sistema nervoso. Non solo, l’aminoacido denominato Triptofano, essendo convertito dal nostro corpo in Serotonina, consente al soggetto ingerente di “sentirsi meglio”, ma qui ci addentriamo nel terreno della statistica.
     La presenza di minerali come il potassio ed il magnesio sono anche a beneficio della normalizzazione del ritmo cardiaco e della regolare ossigenazione del cervello, nonché dell’equilibrio del bilancio idrico corporeo. Se consideriamo che lo stress, la malattia del XX e XXI secolo, divora questi minerali, va da sé che una banana in borsa non dovrebbe mai mancare. Mentre per gli irriducibili del tabacco, i quali hanno deciso di combattere contro questa dipendenza, i minerali accennati prima uniti alla vitamina B6 e B12, sono una ottima combinazione per guarire il corpo dagli effetti della nicotina.
     Completano il contenuto di questo frutto una buona quantità di proteine, carboidrati, fosforo e vitamina A, tuttavia, i suoi benefici non si limitano al solo benessere corporeo, toccano anche l’estetica, viene infatti usata come base per le maschere di bellezza. Il betacarotene, che nel nostro organismo si trasforma in vitamina A, è ottimo contro i radicali liberi e quindi la pelle rimane più giovane, liscia e morbida a lungo.
     Della buccia invece che cosa ne facciamo? Tanto per cominciare la parte interna della buccia strofinata su una puntura di zanzara riduce sia il gonfiore sia l’irritazione. Mentre contro le verruche la buccia, sempre la parte interna, aiuta a ridurre l’infezione. Lasciatela sulla parte malata per una decina di minuti, giusto il tempo affinché la pelle ne assimili le sostante contenute, poi proteggete la parte con un cerotto.

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