DESTINAZIONE “HONG KONG”
di Luca Scaparra
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Fin da piccolo, mentre giocavo con i miei giocattoli, ogni tanto sbirciavo da dove erano stati prodotti… questa cosa mi affascinava e divertiva e leggevo sempre “made in China”, “made in Hong Kong”! Io conoscevo Hong Kong perché, essendo un appassionato di Kung Fu, un fan del mitico Bruce Lee, guardavo sempre i suoi film e lo imitavo nei suoi movimenti e nei suoi inconfondibili versi “da gatto”! Avevo sempre in mente la Cina e quando sentivo Hong Kong mi veniva sempre in mente il Kung Fu.
Tutti i giorni desideravo in un futuro di imparare anche io l’affascinante arte del Kung Fu e di visitare, magari, questa Cina misteriosa… ma mi sembrava solo un sogno e una cosa a me troppo lontana…
Passano gli anni e divento anche io finalmente un praticante di Kung Fu! Entro a far parte della grande famiglia del Wing Chun, iscrivendomi all’Italia Wing Chun Kuen. Mi sono avvicinato a questa disciplina con grande gioia all’età di sedici anni e da allora non ho più smesso! Seguo ininterrottamente, con grande dedizione, il mio Sifu “maestro” Alberto Riccardi, che sento come un padre, il quale, oltre ad insegnarmi l’arte marziale, mi ha sempre dato tanti buoni consigli utili nella vita.
L’agosto del 2010, io, Sifu Riccardi, Si Hing Fumarola Gianluca e Si Hing Barnobi Stefano - altri due miei fratelli di Kung Fu - siamo partiti per un viaggio studio a Hong Kong! Per me è stato un sogno che si è avverato e, mentre ero in volo, pensavo proprio a quando ero piccolo e desideravo arrivasse quel momento. Nello zainetto custodivo con cura una targa da consegnare, personalmente, a Gran Master Ip Chun, in suo onore e gratitudine.
La mia visione di Hong Kong è sempre stata quella di una città antica, povera, di vecchie abitudini e tecnologia… ma, a meta raggiunta, mi sono ricreduto… e non di poco! Mi sembrava di essere stato proiettato nel futuro! Grattacieli imponenti che spiccano da terra ad una distanza tra loro minima! Negozi ovunque e treni silenziosissimi, con all’interno televisori, che sfrecciano! Dai “finestroni” dei vagoni si può vedere la costa del mare e centinaia di grattacieli, dei quali non si riescono a vedere la cima!
Sono ad Hong Kong da pochissimo e mi viene subito in mente “ma noi siamo ancora all’età della pietra!” La prima cosa che si avverte qui è l’umidità ed il caldo fastidioso, che si appiccica alla pelle! Più ci si avvicina alla città e più si avverte nell’aria un odore strano di fritto e di cibo… Dopo poche ore, ci si sente
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