che ci aspettavamo un saluto, come quando siamo in moto, invece… come se la tirano.
Giunti quasi al casello di uscita, Villanova d’Asti, mia moglie ed io ci rendiamo conto che ormai ci sentiamo così a nostro agio che quasi ci dimentichiamo di essere su una 911, se non fosse che guardando nello specchietto spicca il passaruota imponente!
Ci stiamo dirigendo al Col de l’Agnel, ma prima una piccola deviazione al Colle Sottano, sulla SP 180, tra Saluzzo e Brossasco. È giunto il momento di iniziare a spingere per capire meglio questa Carrera S, dove per “S” la Porsche intende sottolineare che si tratta della versione alleggerita e potenziata rispetto al modello base. Come prevedibile, nei tornanti stretti è inguidabile in salita. Se acceleri a metà curva sottosterza, ovvero se ne va dritta, l’anteriore è troppo leggero per mantenere la traiettoria, se non si accelera si è lenti, ma è giusto così, la 911 è un’auto da pista e gareggia su piste asfaltate, Campionati GT2, GT3, non partecipa alle gare di WRC. In discesa, contrariamente, con il peso all’avantreno, le Continental SportContact 3 e se, possibilmente, facendo una staccata al limite, la 911 gira precisa come su delle rotaie… accidenti, inizio a capire qualcosa!
C’è traffico salendo al Col de l’Agnel, ma ce lo aspettavamo, conosciamo molto bene questa strada. Fa anche freddo, siamo a oltre 2700 metri d’altezza, e siamo obbligati a chiudere il tetto; peccato, perché con una scoperta abbiamo ingenuamente scoperto che si può fotografare il panorama senza la scocciatura del vetro da abbassare.
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Scesi sull’altro versante, ormai in territorio francese, ci tocca… sì, fare ancora il pieno. Siamo a Guillestre, riapriamo la capote, adesso inizia il bello; da qui in poi non c’è traffico e si oltrepassa velocemente il Col de Vars. A Jausiers le curve diventano incessanti, ma non sono da Mondiale Rally, sono fatte proprio |
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