dell’avvenuta piena maturità del prodotto Ypsilon. Sotto il cofano troviamo i nuovi motori multiair turbo 0.9 della Fiat per quanto riguarda le versioni a benzina così come i multijet 1.3 per le corrispettive versioni diesel.
Se delle Musa e Delta abbiamo di nuovo solo un leggero maquillage esterno e rinnovate tappezzerie dentro (solo per la Delta il nuovo multijet 1.6 105 cavalli della nuova versione Steel), un gradino più in alto troviamo l’influenza di Chrysler nei modelli alto di gamma. Partendo con la Flavia, ovvero la Sebring (o 200C che dir si voglia), abbiamo un prodotto completamente nuovo ed ingentilito appositamente per il mercato italiano. La linea della vettura è moderna con un gusto che mescola sia il classico che lo sportivo tale da renderla, probabilmente, la più appetibile vettura italiana del segmento medio-alto fintanto che non vedremo comparire nel 2012 la nuova “Giulia” dell’Alfa Romeo. Dal canto suo la Flavia è una vera automobile di lusso piena di contenuti e con tutti i numeri per fare bene. Se sarà posizionata nel mercato in una fascia di prezzi concorrenziale, potrà sicuramente dire la sua.
Prodotto sicuramente più di nicchia è la Thema. L’ammiraglia torinese, altro non è che la nuova Chrysler 300C, anch’essa addomesticata al gusto degli italiani ma, visto che il marchio Chrysler in Italia non sarà più importato, la nuova linea di Lancia è destinata ad avere l’unicità delle forme e dei contenuti all’interno del mercato nazionale. Sulla nuova vettura saranno presenti in esclusiva i motori a benzina 3.6 Pentastar americani ed i turbodiesel 3.0 della VM di Cento, tutti a sei cilindri con cambio automatico. Il Voyager è volutamente un anello di congiunzione con il vecchio modello americano e a tal proposito mantiene doverosamente lo stesso nome. D’ora in poi, quindi, chi vorrà comprare il Voyager, senza nulla rimpiangere della vecchia Phedra, ovviamente, non dovrà più rivolgersi alla casa americana bensì alla Lancia. Ecco il messaggio che Marchionne vuole mandare al nostro paese. Un plauso alla strategia.
Veniamo ora a parlarvi della novità più altisonante di tutta l’intera manifestazione. Per farlo dobbiamo entrare in casa Alfa e porci al cospetto della sua nuova creatura. Frutto del genio e dell’estro che contraddistingue il tanto decantato “Italian Style”, potevano chiamarla “Meravigliosa” oppure “Bellissima” ma hanno preferito “4C” per identificarla, quale trait-d’union con la ricercatissima ed ineguagliabile 8C, a sua volta regina della manifestazione elvetica nell’edizione 2009.
La piccola belva di casa Alfa Romeo è un prodotto fortemente voluto proprio da Sergio Marchionne, quasi a simboleggiare come l’auto sportiva italiana possa
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