interessante il nostro essere ascoltatori. Ecco il senso dell’etichetta immaginaria…”
Gli artisti attualmente prodotti da FUMAIO RECORDS sono: Bancale, Caso, De Garde, Il Garage Ermetico, La Nevicata dell'85. (www.fumaiorecords.com)
Cosa spinge tre appassionati di musica a creare un'etichetta discografica?
“Forse è brutto da dire, ma una delle componenti fondamentali è la noia, viviamo in una città che non dà grossissimi stimoli e, da appassionati di musica, ci trovavamo spesso la sera a discutere ed uno degli argomenti ricorrenti era appunto: ‘perché non creiamo un'etichetta discografica?’ Già da tempo suonavamo insieme in varie formazioni e quindi perché non fare qualcosa per diffondere la musica in senso più ampio, più collettivo che non sia semplicemente suonare nel proprio gruppo e dare invece una mano anche a qualche altro gruppo ad uscire, creare una rete di collaborazioni e anche di ispirazioni artistiche e così è nata l'idea dell’etichetta. La definiamo appunto etichetta immaginaria per questo carattere di utopia, anche se forse utopia è una parola troppo grossa, forse più fantasia, idealistica o addirittura immaginafica.”
Perché il nome FUMAIO?
“Il nome Fumaio è connesso un po' a questo ragionamento da dove veniamo e perché ci siamo costituiti; in una delle serate del fine settimana bergamasco in cui eravamo insieme al tavolo di un bar, io (Riccardo, n.d.r.), Daniele e Maurizio stavamo bevendo un calice di vino bianco toscano che si chiama Fumaio e quindi abbiamo legato il nome al momento in cui è nata esattamente e più o meno coscientemente l'idea. In realtà, al di là del vino (non vorremmo si pensasse che siamo un'etichetta di ubriaconi!), ci piaceva l'idea di legare il nome al fumo nel senso che già l'idea di creare un'etichetta indipendente ai giorni nostri è un'utopia, una sfida già persa in partenza, quindi c'era l'idea che potesse essere tanto fumo e poco arrosto, ma che comunque la scegliessimo e l'appoggiassimo e ci credessimo nonostante tutto, il fatto che facesse fumo, che si facesse vedere, ma che fosse anche evanescente, era un'idea che ci piaceva.”
Cosa significa essere produttori di musica indipendente?
“Per quanto ci riguarda il modo in cui facciamo le cose è un modo molto piccolo e artigianale e significa fondamentalmente collaborare tra persone ed è una dimensione molto vicina a quella dell'associazionismo e dell'attivismo in ambito di volontariato. È un attivismo nato in modo spontaneo e che poi per forza di cose si è organizzato nel tempo, perché ci stavamo accorgendo che anziché
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