Ai tempi della realizzazione di Orio Center o degli altri edifici, per esempio, le due parti in causa non si sono confrontate? Nessuno ha avanzato dubbi?
     “Fino a pochi mesi fa i vincoli erano solo in testa e coda alle piste, quindi, per l’Orio Center, l’hotel Nh e molte attività industriali e artigianali (quelle che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale) a lato dell’autostrada nei comuni di Orio al Serio, Azzano San Paolo e Grassobbio, non c’erano problemi.”
     Qual è la Sua opinione personale in merito all'introduzione della nuova regolamentazione?
     “Se verranno accolte le osservazioni dei Comuni penso che una soluzione con una fascia di 500 metri con vincoli rigidi e una seconda da ‘cuscinetto’, sempre di 500 metri, con delle valutazioni caso per caso, possa essere un buon compromesso. Non dimentichiamo, inoltre, che per quanto riguarda Malpensa, Orio al Serio, Linate e Montichiari, ormai da anni sono stati già sottoscritti dagli Enti locali, insieme alla Regione, degli Accordi di programma e dei Protocolli d'intesa, che prevedono impegni ben precisi, sulla base dei quali i Comuni hanno pianificato lo sviluppo del proprio territorio. Tra questi accordi c'è anche quello del Polo del Lusso di Azzano San Paolo.”
     Ringraziamo davvero l’Assessore per la disponibilità e la puntualità.
     I nostri dubbi sono stati senz’altro chiariti, le mie personali perplessità non del tutto. Non è responsabilità dell’assessore Belotti ovviamente (che, lo ricordiamo, ai tempi non era neppure ancora Assessore). Comprendo “lo scambio equo” del “io ti faccio fare l’aeroporto, tu mi costruisci un centro commerciale o un polo sportivo o qualsiasi altra cosa tanto che io possa giustificarmi con i cittadini…” e ribadisco, in qualche modo, è pure legittimo. Continuo a pensare però che sia paradossale ora non pensare di tutelare maggiormente, prima, quel che già esiste ed è stato costruito a ridosso della pista stessa negli anni, a partire dall’aeroscalo. Sempre in nome della sicurezza dei cittadini e degli utenti degli aeroporti.
     Non è la mia materia e non saprei dare suggerimenti in proposito, ma credo che sia lecito supporre che, come l’Enac si è preoccupata legittimamente di tutelare i cittadini e gli utenti rispetto alle nuove costruzioni che “sarebbero” potute sorgere, altrettanto possa fare, prima, nei confronti di quelle strutture che già ci sono e di tutte quelle persone che lavorano in e intorno all’aeroporto o che dormono nelle loro case sonni tranquilli ignorando che tra le aziende che circondano la pista ve ne sono alcune in grado di creare pericolo di incendio,

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