progettuale; i primi due sono la pesantezza della porta posteriore e l’innaturale movimento nel chiudere la porta dall’interno. Al Salone dell’Auto di Ginevra di quest’anno abbiamo avuto modo di provare la B-Max e assolutamente non ci è parsa pesante la porta scorrevole, anzi, era così facile da aprire e chiudere che anche dall’interno non abbiamo avuto problemi. Secondo noi è questione di abitudine. Non solo, la porta in oggetto si blocca e si sblocca nella posizione “tutt’aperta” in automatico, eliminando l’obbligo di sbloccare la porta tramite un congegno per chiuderla, come, ad esempio, il Nemo citato in precedenza e da noi testato nel giugno del 2010.
Il terzo difetto… a causa della conformazione del pianale, scendendo, ci si sporca i calzoni. E quindi? Niente di diverso scendendo da un Nemo, da una
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Mercedes classe G, da un’Audi Q3-5 o 7, da un qualsiasi Pick-up e molte altre… (Porsche, Ferrari e Lotus comprese), perché per la B-Max dovrebbe allora essere un difetto inaccettabile?
Parliamo invece dei pregi. Se aveste bambini o cani o entrambi vi accorgereste immediatamente che cosa vuole dire non avere il montante B. La porta scorrevole, nei parcheggi, è di una comodità impensabile; immaginate di non avere una porta quando mettete il seggiolino per bambini, è esattamente così. Il rischio è quello di non usare più il baule nemmeno per le borse della spesa tanto è comodo il portello scorrevole.
La B-Max non è solo “l’auto senza montante centrale”. La B-Max è una piccola monovolume, di soli 4 metri e 8 centimetri, ma è molto spaziosa al suo interno, sia per la fila anteriore quando per i passeggeri posteriori. Ne risente un po’ il baule, tuttavia, di soli 289 litri. Peccato inoltre per l’assenza dello spostamento longitudinale della seconda fila di sedili. |
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