bolidi da oltre 500 cavalli (nel mio caso).
     Il nostro tuffo nel passato è iniziato nel parco chiuso, come dicevamo. Le più affascinanti, per noi, sono state le Lancia Stratos, bolidi da 420 cavalli nella versione più spinta. La mitica Lancia 037, che sostituì la Stratos nelle competizioni, ci ha fatto sognare, il suo rombo fa paura, è la manifestazione di ben 350 CV, in quegl’anni è una gran bella potenza. Spettacolare la sfilata di 124 Sport 1.600, 125 Special, 127, 128 SL 1.100, 131 Supermirafiori, le Fiat del passato insomma; che dire poi delle Lancia Fulvia, delle Alpine Renault, delle Alfa Romeo GTV 2.000. Uniche grandi assenti: la Peugeot 205 T16 e l’Audi S1, sì, mancavano solo loro.
     Alle 18:00 le vetture hanno iniziato il trasferimento al circuito di Castelletto di Branduzzo e noi di seguito, dove a destinazione non potevamo che essere felici di incontrare Graziano Rossi, papà del mitico 8 volte campione del mondo di moto Valentino Rossi. Lo abbiamo incontrato proprio all’ingresso dello staff che preparava la sua BMW per l’esibizione di drifting, organizzata nell’attesa che le auto storiche giungano tutte al circuito. Papà Rossi è un appassionato di questa specialità ed è per merito suo se oggi il drifting è approdato in Italia come vero e proprio campionato.
     Terminata l’esibizione che ha fatto urlare il pubblico, sono partite le meno pattinanti ma non meno rumorose vetture del passato, in una carrellata che ci ha permesso di realizzare 278 immagini che potete sfogliare con il nostro Image View.
     Con l’arrivo del buio la nostra avventura si è conclusa, ma il giorno seguente il rally ha continuato con 3 prove ripetute per due volte ciascuna, avvenute su percorsi già conosciuti dagli appassionati di rally: la prima prova, chiamata Castellano, ha visto i piloti sfidarsi sui tempi sulla strada che va da Varzi a Casanova Staffori; la seconda prova, Oramala, si è svolta proprio da Oramala fino a Ponte Nizza e l’ultima prova, denominata Arpesina, ha concluso il suo percorso sulla strada da Rocca Susella a Gabbioni. Ognuna di queste tappe è stata di circa 15 chilometri, un percorso non molto lungo proprio per permettere ai piloti di divertirsi ed al pubblico di posizionarsi al lato della strada per incitare i propri beniamini, proprio come accadeva una volta.
     Organizzatore della manifestazione è stato Rudy Roberto Dalpozzo, presidente della TCS Motorsport di Cesena, pluricampione nel ramo automobilistico e direttore di diverse squadre ufficiali ai rally, come Opel e Peugeot, istruttore

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