postazione per una paziente che ha una problematica comportamentale seria, lei tende a buttarsi continuamente per terra, così abbiamo cercato di creare un angolo a lei confortevole dove si può anche sedere; quando vogliamo comunicare con lei noi ci mettiamo seduti al suo fianco.”
“Nel corridoio dove si accede alle stanze abbiamo un esempio di personalizzazione dello spazio antecedente una camera: il paziente prima non riusciva a riconoscere dov’era la propria camera, in questo modo la individua facilmente, riconoscendo la propria scrivania e gli effetti personali che la compongono.”
“Più avanti, nello stesso corridoio, un angolo lettura della seconda camera. In questa stanza vivono una coppia, marito e moglie, e all’esterno è stata creata una postazione come angolo lettura per la moglie, in quanto la signora vuole sempre controllare il marito all’interno della stanza e per evitare che possa creargli disagio abbiamo realizzato questo spazio all’esterno dove si può sedere a
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leggere e può comunque osservare all’interno della camera. Per una signora di Milano, invece, che ha molta nostalgia della sua città, abbiamo un angolo dove sono state messe delle foto giganti del Duomo e della Galleria. Questo per descrivervi come queste postazioni all’interno del Nucleo Alzheimer sono dei punti dove gli ospiti si siedono spontaneamente senza dover dire loro di farlo.”
“In conclusione, abbiamo due salette da pranzo: in una si possono sedere intorno ad un tavolo in cerchio per mangiare, nell’altra abbiamo altri tavolini riservati a quei pazienti che hanno problemi comportamentali maggiori. C’è uno spazio per vedere la televisione, perché abbiamo visto che comunque i pazienti erano abituati a guardare alcuni programmi e il telegiornale, quindi avere una televisione è necessario. All’esterno, invece, c’è il giardino Alzheimer. Si tratta di un luogo messo in sicurezza proprio per i malati di Alzheimer. Ci sono lungo tutto il percorso dei corrimano; questo spazio serve proprio per i pazienti che |
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